Il metodo del becchino
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Letto da:
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Dario Borrelli
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Di:
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Oliver Pötzsch
A proposito di questo titolo
Vienna, 1893. Augustin Rothmayer è un becchino nel famoso cimitero centrale di Vienna. È un uomo istruito, impegnato a scrivere un libro su tutte le sfaccettature del suo mestiere. Ma la sua tranquillità viene turbata quando nella sua vita entra Leopord von Herzfeldt. Herzfeldt ha bisogno della collaborazione di un esperto nella preparazione dei cadaveri: diverse cameriere sono state uccise per essere poi brutalmente impalate. Il becchino ha visto un'infinità di cadaveri, conosce tutte le possibili cause di morte e le fasi della decomposizione. C'è qualcosa di antico nel metodo con cui sono state impalate le vittime, qualcosa di molto vicino alla magia. Possibile che ci sia un serial killer superstizioso in giro per Vienna? L'ispettore e il becchino iniziano a indagare insieme e finiscono per rendersi conto che dietro le mura di questa affascinante città cosmopolita si aprono profonde voragini...
©2024 SEM (P)2025 SEMRecensioni della critica
Ricostruzione storica accurata, intreccio avvincente e atmosfera da brivido.
-- Il Venerdì di Repubblica
Da lettore per nulla amante dei gialli, quando uno mi diverte sono pronto a togliermi il cappello e riconoscere il merito.
Bisogna accettare di sorvolare su svariate forzature nell’intreccio, coincidenze esagerate, legami poco credibili tra avvenimenti; purtroppo sono frequenti nel genere thriller investigativo (il che è uno dei motivi per cui spesso mi annoiano).
Quello che generalmente non mi piace, è che questo romanzo cerca di evitare, è l’arrovellarsi in inutili complicazioni, o creare un investigatore con qualche particolarità (di solito un pessimo carattere), e sommergerlo di una serie enorme di personaggi inutili e trasparenti, tutto attorno. Al punto di faticare nel riconoscere uno dall’altro.
Qui, invece, l’autore crea una bella cornice intrigante, si rende conto che i personaggi principali, per essere interessanti, devono avere un passato e una storia, e le dipana lentamente, suscitando curiosità.
Nella seconda parte scade purtroppo in qualche debolezza dell’intreccio: cattivi che confessano senza averne necessità, forze di polizia che arrivano proprio al momento giusto, eccetera. Inoltre, lo scarso numero di personaggi rende il colpevole evidente già verso la metà della trama.
Peccato per il tono molto omofobo e stereotipato (negativamente) con cui vengono descritti i pochissimi personaggi omosessuali, e per altri modi di dire un po’ misogini.
Lo catalogherei tra i libri da ombrellone divertenti, che vanno a stuzzicare un certo gusto del macabro; il quale, non si capisce perché, sembra piacere sempre molto.
Intrigante e ben ambientato
Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.
Una ricerca accurata
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interessante.
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Ci sono pure interessanti nozioni storiche spiegate poi nella postfazione. Consigliatissimo!
Bellissimo
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Passatempo piacevole
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Ahh Vienna…
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Piacevole
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Veramente carino
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Poco credibile
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