Il bacio di Giuda
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Sonia Colombo
A proposito di questo titolo
Milano, 1945. La guerra è finita, la città liberata, ma la vita quotidiana è segnata dalle ferite dei bombardamenti, la penuria di tutto, gli strascichi di odi e regolamenti di conti. È lo scenario che circonda la vita di Sveva ragazzina, protagonista di questo nuovo racconto autobiografico, dove piccoli fatti quotidiani assumono ai suoi occhi infantili grande importanza. Curiosa e anche un po' ribelle, osserva le dinamiche del mondo adulto e ne percepisce tutte le contraddizioni: convenzioni sociali, falsità, ipocrisie dai risvolti talvolta dolorosi.
Al centro di un racconto molto personale e senza pudori è il rapporto sofferto con una madre severa e intransigente, che non esita a trattarla ingiustamente pur di salvaguardare la sua idea di perbenismo. Ma vi è anche l'affetto sconfinato per il padre, un uomo dolce e attento che non esita a proteggerla dalle piccole crudeltà della vita quotidiana.
Dopo la prima parte segnata dalle conseguenze della guerra appena finita, il racconto assume un registro ironico e leggero, che rispecchia la ritrovata serenità e la prospettiva di un benessere possibile. L'audiolibro si chiude con un'appendice firmata dal fratello Lucio, nato dieci anni dopo di lei, che descrive dal suo punto di vista la vita di famiglia e in particolare la sorella, definita "la mia paladina".
©2015 Mondadori Electa (P)2019 Mondadori ElectaGrande Sveva!
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lettrice sbaglia accenti
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Carino
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(io) avrei messo più enfasi in determinati passaggi,
avendoli vissuti mi sembrava fossero all'acqua di rose...
gradevolissimo
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La lettura è piacevole, ma non si può passare sopra all'errata pronuncia di Bólgheri, anche i più impreparati dovrebbero conoscere la poesia di Carducci.
Non è la prima volta che ascolto accentazioni sbagliate, e non è bello che ciò accada dove la nostra lingua dovrebbe regnare sovrana, ma questa volta proprio non si può tollerare uno svarione del genere!
No, Bolghèri proprio non si può sentire!
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