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I giorni di Roma - 25 dicembre dell'800. L'incoronazione di Carlo Magno
- Lezioni di Storia
- Letto da: Alessandro Barbero
- Serie: Lezioni di Storia, Titolo 13
- Durata: 1 ora e 9 min
- Versione originale Audiolibro
- Categorie: Storia, Europa
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Storia
Dominatori, potenti, privilegiati: hanno vita facile i cittadini, nell'impero romano. Mentre gli indigeni delle province conquistate vivono in uno stato di subalternità politica e giuridica, chi può vantare la cittadinanza dispone di immunità e privilegi molto concreti. Come san Paolo, quando viene arrestato. Gli basta dire al centurione di essere cittadino romano, e per di più di esserlo dalla nascita, che subito viene rimesso in libertà con tante scuse, e all'ufficiale non resta che commentare tra i denti quanti soldi la cittadinanza era invece costata a lui.
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Ottimo Barbero
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I volti del potere - Solimano il Magnifico
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Storia
Era il sultano, ma anche il califfo, protettore della Mecca; usava il titolo ancestrale di khan, che sapeva di steppa e orde nomadi, ma era anche l'erede di Roma e Bisanzio e ostentava il titolo di "Cesare dei Cesari". Era il Gran Turco. Solimano il Magnifico, e il suo regno, rappresentava per gli europei, di volta in volta, uno specchio distorto, un incubo e una speranza, la fertile terra dei paradossi.
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Gli anni di Firenze - 1289. La battaglia di Campaldino
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- Letto da: Alessandro Barbero
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Lettura
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Storia
Sabato 11 giugno 1289. Nella piana che porta a Poppi, in località Campaldino, si affrontano l'armata aretina dei Ghibellini e quella fiorentina dei Guelfi. Tra le sue file, un giovane cavaliere, Dante Alighieri, combatte come guelfo bianco. Forse l'immagine del Sommo Poeta a cavallo, con la cotta di maglia, la testa chiusa nell'elmo di ferro e la spada in pugno non appartiene al più diffuso immaginario dantesco, certo però è che se molti hanno sentito nominare quella battaglia, il merito va alla Divina Commedia.
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Crisi e rivoluzione - 1348. La peste nera e la crisi del Trecento
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- Letto da: Alessandro Barbero
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Storia
Fino all'inizio del XIV secolo il Medioevo europeo registra una crescita demografica e urbana, del commercio e della tecnica. Ma l'aumento della popolazione provoca una domanda alimentare superiore all'offerta e si avvertono i segni della crisi. Poi, a metà del secolo, un terribile flagello si abbatte sul Vecchio Continente: nel giro di pochi anni la peste riduce di un terzo circa la popolazione. È l’apice di una crisi profonda che trasforma radicalmente il paesaggio e l'economia e provoca aspri conflitti tra Stati.
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- Di Pesca il 06/09/2019
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L'Italia in guerra - Prospettive. Caporetto per chi perde, Caporetto per chi vince
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- Di: Alessandro Barbero
- Letto da: Alessandro Barbero
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Storia
A Caporetto vincono i tedeschi e non gli austriaci, in una battaglia per loro del tutto secondaria e su un fronte privo di qualunque importanza strategica. Analizzare come e perché l'offensiva venne decisa, progettata e realizzata consente di gettare uno sguardo in profondità sui fallimenti dell'esercito italiano; consente altresì di considerare l'organizzazione di un'istituzione, l'esercito tedesco, che sarà di lì a poco nuovamente tragica protagonista della nostra storia.
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Guerra 1914-1918 - Disfatta. I fallimenti di Caporetto
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Storia
Nella Grande Guerra l'Italia compie uno sforzo organizzativo, industriale e umano sbalorditivo per un Paese così debole. Nel mondo, però, di quegli anni tutti ricordano un unico episodio, un episodio il cui nome ha assunto un valore etimologico strettamente collegato all'umiliazione: Caporetto. Ma di questo non possiamo incolpare gli altri; in quell'occasione è emersa l'altra faccia dell'Italia, un Paese sospeso fra modernità e arretratezza. Inefficienza, retorica, irresponsabilità della classe dirigente: retaggi da cui forse non siamo mai riusciti a liberarci.
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Era il sultano, ma anche il califfo, protettore della Mecca; usava il titolo ancestrale di khan, che sapeva di steppa e orde nomadi, ma era anche l'erede di Roma e Bisanzio e ostentava il titolo di "Cesare dei Cesari". Era il Gran Turco. Solimano il Magnifico, e il suo regno, rappresentava per gli europei, di volta in volta, uno specchio distorto, un incubo e una speranza, la fertile terra dei paradossi.
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- Di: Alessandro Barbero
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Sabato 11 giugno 1289. Nella piana che porta a Poppi, in località Campaldino, si affrontano l'armata aretina dei Ghibellini e quella fiorentina dei Guelfi. Tra le sue file, un giovane cavaliere, Dante Alighieri, combatte come guelfo bianco. Forse l'immagine del Sommo Poeta a cavallo, con la cotta di maglia, la testa chiusa nell'elmo di ferro e la spada in pugno non appartiene al più diffuso immaginario dantesco, certo però è che se molti hanno sentito nominare quella battaglia, il merito va alla Divina Commedia.
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Fino all'inizio del XIV secolo il Medioevo europeo registra una crescita demografica e urbana, del commercio e della tecnica. Ma l'aumento della popolazione provoca una domanda alimentare superiore all'offerta e si avvertono i segni della crisi. Poi, a metà del secolo, un terribile flagello si abbatte sul Vecchio Continente: nel giro di pochi anni la peste riduce di un terzo circa la popolazione. È l’apice di una crisi profonda che trasforma radicalmente il paesaggio e l'economia e provoca aspri conflitti tra Stati.
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A Caporetto vincono i tedeschi e non gli austriaci, in una battaglia per loro del tutto secondaria e su un fronte privo di qualunque importanza strategica. Analizzare come e perché l'offensiva venne decisa, progettata e realizzata consente di gettare uno sguardo in profondità sui fallimenti dell'esercito italiano; consente altresì di considerare l'organizzazione di un'istituzione, l'esercito tedesco, che sarà di lì a poco nuovamente tragica protagonista della nostra storia.
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Storia
Nella Grande Guerra l'Italia compie uno sforzo organizzativo, industriale e umano sbalorditivo per un Paese così debole. Nel mondo, però, di quegli anni tutti ricordano un unico episodio, un episodio il cui nome ha assunto un valore etimologico strettamente collegato all'umiliazione: Caporetto. Ma di questo non possiamo incolpare gli altri; in quell'occasione è emersa l'altra faccia dell'Italia, un Paese sospeso fra modernità e arretratezza. Inefficienza, retorica, irresponsabilità della classe dirigente: retaggi da cui forse non siamo mai riusciti a liberarci.
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I giorni di Roma - 6 maggio 1527. Il sacco di Roma
- Lezioni di Storia
- Di: Antonio Pinelli
- Letto da: Antonio Pinelli
- Durata: 1 ora e 30 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
"Il 6 maggio abbiamo preso d'assalto Roma, ucciso seimila persone, saccheggiato le case, preso quello che abbiamo trovato nelle chiese e alla fine incendiato buona parte della città". Così un lanzichenecco descrive il saccheggio che le truppe imperiali infliggono a Roma. Le truppe a difesa della città sono deboli, le mura e l'artiglieria non bastano a fermare gli assedianti. Clemente VII riesce a riparare a Castel Sant'Angelo solo grazie al sacrificio dell'intera Guardia svizzera.
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Lettura più che lezione
- Di Vincenzo il 04/10/2019
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I giorni di Roma - 18 luglio dell'anno 64 d.C. L'incendio di Nerone
- Lezioni di Storia
- Di: Andrea Giardina
- Letto da: Andrea Giardina
- Durata: 1 ora e 10 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
La notte del 18 luglio dell'anno 64 d.C. un incendio comincia a divampare nella parte del Circo Massimo più prossima al Palatino e all'Esquilino. Alimentate dal vento e dall'olio dei magazzini, le fiamme divorarono le "regioni" in cui Augusto aveva diviso la città. Di quattordici ne restano intatte soltanto quattro. È una delle più grandi catastrofi della città di Roma, con migliaia di vittime e cumuli di rovine. Nessuno poteva dire con certezza di chi fosse la colpa di quel disastro, ma i traumi collettivi hanno bisogno di cause certe e colpevoli da punire.
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parti interessanti erano mostrate solo in video
- Di Di Ma il 07/06/2019
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I giorni di Roma - 19 agosto dell'anno 43 a.C. La prima "marcia su Roma"
- Lezioni di Storia
- Di: Luciano Canfora
- Letto da: Luciano Canfora
- Durata: 1 ora e 8 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Puntare sulla capitale scortato da un esercito vincitore ma rimasto improvvisamente senza capi; farsi attribuire, a diciannove anni, la massima magistratura imponendo come collega un parente che avrebbe fatto uccidere poche settimane dopo; atterrire, armi in pugno, il Senato e imporgli di avallare una procedura sfacciatamente eversiva; avviare le più feroci proscrizioni che la Repubblica avesse mai visto, creando una inedita magistratura straordinaria - il "triumvirato".
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straordinario
- Di Kakikai il 10/05/2022
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I giorni di Roma - 21 aprile 753. La fondazione della città
- Lezioni di Storia
- Di: Andrea Carandini
- Letto da: Andrea Carandini
- Durata: 1 ora e 8 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
21 aprile 753 a.C.: il giorno e l'anno di nascita di Roma sono la data di una fantasia, di un mito fondativo, la vicenda suggestiva di un gemello, sfuggito miracolosamente alla morte per annegamento? O invece rimandano a un fatto realmente accaduto, ovvero a quel solco che Romolo avrebbe tracciato intorno al Palatino per definire il perimetro dell'abitato più antico di Roma?
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I giorni di Roma - 17 febbraio 1600. Il rogo di Giordano Bruno
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- Di: Anna Foa
- Letto da: Anna Foa
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Storia
17 febbraio 1600: il filosofo Giordano Bruno, condannato per eresia dall'Inquisizione romana, brucia, spogliato nudo, legato a un palo e imbavagliato, in Piazza Campo de' Fiori. Ad ardere sul rogo non è un cristiano qualunque, come Roma non è solo la capitale dello Stato della Chiesa ma anche il centro della cristianità. Bruno è un personaggio cosmopolita, amico di principi e ambasciatori, una figura europea di grande fama e livello intellettuale, noto ovunque.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 07/06/2019
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Dante
- Di: Alessandro Barbero
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Generale
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Storia
Alessandro Barbero segue Dante nella sua adolescenza di figlio d'un usuraio che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati; nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione dilagante; nei vagabondaggi dell'esiliato che scopre l'incredibile varietà dell'Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti cavalleresche.
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Barbero va letto da Barbero!
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Storia
26 aprile 1478, messa in Duomo. Al momento del Santissimo due sicari si scagliano su Lorenzo e Giuliano de' Medici. Il primo trova riparo, il secondo cade sotto i colpi del pugnale. La "congiura dei Pazzi" è scattata ma non porta i risultati sperati: nel giro di poche ore i corpi dei primi congiurati penzolano dalle finestre di Palazzo della Signoria. Per Lorenzo il Magnifico è l'inizio di un lungo braccio di ferro politico e diplomatico che alla fine lo vede vincitore. La congiura fallita ha una trama complessa e sono molti gli attori che si contendono la scena.
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Novecento italiano - 1900. Inizia il secolo
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Il secolo appena trascorso si è chiuso nel caos e l'inizio del nuovo si annuncia drammatico. La pistola di Gaetano Bresci spezza la vita di Umberto I, colpevole di aver decorato con la gran croce quel Bava Beccaris che aveva sparato sulla folla di Milano. Potrebbe essere l'inizio di una catastrofe politica e sociale, invece è l'avvio di un nuovo corso di politica liberale. Intanto in Europa impazza la Belle Époque.
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molto interessante
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I giorni di Roma - 20 settembre 1870. La breccia di Porta Pia
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- Di: Vittorio Vidotto
- Letto da: Vittorio Vidotto
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Generale
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Storia
20 settembre 1870: poco dopo le dieci del mattino, i cannoni dell'artiglieria italiana cessano di tuonare contro le mura di Roma e i bersaglieri del nuovo Regno d'Italia si lanciano all'assalto di Porta Pia, contrastati ancora dal fuoco di fucileria degli ultimi difensori del papa. Da giorni, 60.000 soldati del generale Cadorna sono schierati lungo le vie Salaria, Appia, Aurelia e Tiburtina e stanno convergendo sulla città. Nell'azione cadono pochi uomini, dall'una e dall'altra parte. Pio IX ha infatti ordinato una resistenza solo simbolica e ha già preparato la bandiera bianca.
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- Di Elisabetta Passagrilli il 10/06/2019
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Sulla scena di Roma - I senatori
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- Di: Luciano Canfora
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Storia
Una casta tendenzialmente omicida che non esitò ad eliminare con le proprie mani i leader politici che considerava pericolosi: da Romolo a Tiberio Gracco, a Cesare; una aristocrazia fondata sulla cooptazione, capace però di governare un impero, ben più che la città-Stato; una classe sociale che coincideva con un "ordine", cioè con una articolazione portante dello Stato; un ceto che identificò se stesso con la Repubblica e che però seppe anche condividere per secoli il potere con il princeps, limitandolo e, se del caso, abbattendolo...
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Bella lezione
- Di OrsoVispo il 06/09/2019
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Crisi e rivoluzione - 1520. La scomunica di Lutero e la frattura della cristianità
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- Di: Massimo Firpo
- Letto da: Massimo Firpo
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Generale
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Lettura
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Storia
A tre anni dalla pubblicazione delle celebri tesi di Wittenberg, papa Leone X scomunica Martin Lutero, mentre la Riforma protestante si diffonde in tutta l'Europa settentrionale. Si inaugurano processi storici profondi, che vedono da un lato la ridefinizione della Chiesa controriformistica e dall'altro le molteplici articolazioni del protestantesimo, via via frantumatosi in una miriade di Chiese e sette, dai calvinisti agli anglicani, dagli anabattisti ai quaccheri.
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Magistrale lezione di storia e laicità!
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Novecento italiano - 1924. Il delitto Matteotti
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- Di: Giovanni Sabbatucci
- Letto da: Giovanni Sabbatucci
- Durata: 1 ora e 17 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
È un pomeriggio caldo quello del 10 giugno 1924. Giacomo Matteotti esce di casa e non vi ritorna più. Non è di un deputato qualsiasi il corpo massacrato che verrà trovato due mesi dopo in un bosco vicino Roma. Solo dieci giorni prima della sua sparizione Matteotti ha tenuto un discorso infuocato alla Camera, contro il fascismo e l'irregolarità delle elezioni. È il leader di uno dei maggiori partiti di opposizione, forse il leader dell'intera opposizione.
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Lezione interessante
- Di Elisabetta Passagrilli il 10/06/2019
Sintesi dell'editore
È la mattina di Natale dell'anno 800: Carlo Magno entra nella basilica di San Pietro e china la testa davanti al pontefice Leone III per ricevere dalle sue mani la corona imperiale. È un evento senza precedenti: è l'atto di nascita di uno spazio geopolitico occidentale che, al di là delle vicissitudini della corona imperiale, costituisce ancora oggi l'orizzonte predominante della storia europea. L'incoronazione di Carlo Magno non ha lo scopo di risuscitare l'impero romano, ma celebra sotto un nome antico un potere nuovo, il cui ambito d'azione è un'Europa completamente ridisegnata rispetto a quella dei Romani.
Il nuovo sovrano regna su un impero che ha perduto il Mediterraneo e in compenso si è aperto verso Nord; un impero che si estende da Barcellona a Budapest, da Amburgo a Benevento, un impero continentale e atlantico che assomiglia all'Occidente moderno assai più che all'impero dei Cesari. Non solo. Quel giorno dell'anno 800 è una data memorabile nella storia di Roma. La scelta di Leone III di chiamare Carlo Magno e di unire per sempre la Chiesa romana al nuovo impero occidentale sancisce definitivamente la vocazione europea alla metropoli: le sorti della Città Eterna sono ormai legate a quelle dell'Occidente.
Cosa pensano gli ascoltatori di I giorni di Roma - 25 dicembre dell'800. L'incoronazione di Carlo Magno
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Generale
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Storia
- Elisabetta Passagrilli
- 08/06/2019
Lettura interessante
Bellissima lezione di storia sullo stile universitario, molto ben condotta. Anche la lettura è molto piacevole
3 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Storia
- alessandro stefano monti
- 07/02/2021
Una meraviglia
Dovrebbero farla ascoltare nelle scuole.
Barbero è davvero eccezionale
Non ci si stanca mai di ascoltarlo
1 persona l'ha trovata utile
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Generale
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Storia
- Cliente Amazon
- 16/05/2022
La storia così narrata è una meraviglia.
Lezione magistrale… a distanza di mezzo secolo ho finalmente compreso quello che, senza veramente capire, avevo studiato quasi a memoria al liceo…
Grazie Prof.
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Generale
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Storia
- Simone&Gloria
- 31/12/2021
L'incoronazione che cambia Roma
Barbero è sempre una garanzia. Il suo modo di raccontare la storia non ha eguali
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Generale
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Storia
- frecciatina74
- 30/07/2021
Sempre piacevole
Mi è piaciuto. Ottimo il narratore. Penso fedele ai fatti e chiarisce luoghi Comuni e fatti di quotididianeta '
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Generale
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Storia
- Bidonica
- 09/05/2021
Una certezza
Ascoltare Barbero è sempre un piacere, quando poi è nel suo (la storia medievale) vorresti non finisse mai
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Generale
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Storia
- mattia
- 10/01/2021
Barbero, una garanzia!!
Sempre bello ascoltare Alessandro Barbero, il suo modo di spiegare la storia è davvero magnifico!!
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Generale
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Lettura
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Storia
- maurizio
- 03/01/2021
Meraviglioso
Questo è un tipo di professore che vorresti avere dalle elementari fino all'Università! impossibile e ripeto impossibile che una sua lezione di storia non possa piacere! anche ai meno amati della storia consiglio di ascoltare Alessandro Barbero, ma semplicemente perché la storia te la fa amare!
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 08/11/2020
Esemplare.
Mi è piaciuto molto,Barbero e sempre bravissimo. lo consiglio a tutti gli amanti della storia.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 18/07/2020
Molto interessante e piacevole
La storia raccontata da Barbero è sempre affascinante, chiara, alla portata di tutti. Non solo gli avvenimenti raccontati con linguaggio lineare e semplice ma anche i presupposti e i retroscena che contribuiscono a chiarire il percorso e le implicazioni che diventano man mano rilevanti e determinanti. L’ascolto è agevole e stimola la curiosità e l’interesse.