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Guerre civili - Italia. Fascisti e antifascisti
- Lezioni di Storia
- Letto da: Emilio Gentile
- Serie: Lezioni di Storia, Titolo 94
- Durata: 1 ora e 6 min
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25 aprile. Libertà - Il mito conteso della Resistenza e della Liberazione
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 29 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
"Non abbiamo più un popolo, una patria, un bene comune, un comune ideale. Il ricordo della Resistenza non solo è lontano, ma serve di pretesto retorico agli uni e agli altri". Questo scriveva il 15 luglio 1950 don Primo Mazzolari, uno dei primi a segnalare il rapido dissolversi dello spirito unitario e patriottico della Resistenza dopo la fine della collaborazione governativa fra democristiani, comunisti, socialisti e gli altri partiti antifascisti; dopo l'inizio della guerra fredda, la vittoria delle elezioni della Democrazia Cristiana del 1948 e l'adesione dell'Italia alla Nato.
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L'Italia in guerra - Rappresentazioni. La Grande Guerra degli artisti
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 11 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Agli inizi del Novecento gli artisti dell'avanguardia europea detestavano la lunga pace del continente: trent'anni senza una grande guerra o una grande rivoluzione. Nella loro arte auspicavano, profetizzavano, invocavano un evento rigeneratore per l'avvento di un uomo nuovo. Fra visioni di catastrofi e profezie di rinascita, anticiparono l'apocalisse della modernità. E quando la Grande Guerra esplose davvero, vi si gettarono con entusiasmo. La loro arte scoprì l'orrore della carneficina di massa.
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Guerra 1914-1918 - Prologo. A Trieste il funerale d'Europa
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 3 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
-
Storia
In quell'afosa giornata del 2 luglio, a Trieste la darsena accoglie le salme dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo e della moglie Sofia. Poi la messa funebre e il lungo corteo fino alla stazione della Ferrovia meridionale.
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Io racconto la Storia, non la insegno
- Di Silviap il 13/12/2020
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I giorni di Roma - 9 maggio 1936. L'impero torna a Roma
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 13 min
- Versione originale
-
Generale
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Lettura
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Storia
9 maggio 1936: alle 22:30 il duce annuncia dal balcone di Palazzo Venezia "la riappropriazione dell'impero sui colli fatali di Roma". È l'apice del successo di Mussolini: finalmente può vantare il suo Impero, che "porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano". Sono passati pochi mesi dall'inizio della campagna d'Etiopia, quando il duce ha fatto il suo ingresso nelle competizioni coloniali, dettato da motivi di prestigio "nazionale" e di consenso interno.
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Racconto interessante
- Di Elisabetta Passagrilli il 07/06/2019
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I volti del potere - Mussolini e il fascismo
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 4 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Ha 39 anni Benito Mussolini, è deputato soltanto da un anno, quando diviene il più giovane presidente del Consiglio nella storia dell'Italia unita. Sono tutti più anziani di lui i leader che lo hanno preceduto: Giolitti quando arriva al governo ne aveva 50, era deputato da 10, era stato già ministro. E più anziani sono gli altri leader europei. Lo stesso Lenin al comando arriva a 48 anni, e Stalin a 45. L'età di Mussolini è una rivoluzione generale, rivoluzionario è il modo in cui assume il potere, rivoluzionario il suo stile.
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Un'ottima analisi
- Di Elisa Barison il 10/11/2020
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Gli anni di Firenze - 1908. Firenze capitale delle avanguardie
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 7 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
20 dicembre 1908: a Firenze nasce "La Voce" di Giuseppe Prezzolini; 20 febbraio 1909: a Parigi "Le Figaro" pubblica il manifesto del futurismo; 13 gennaio 1913: Giovanni Papini e Ardengo Soffici, con Aldo Palazzeschi, danno vita, a Firenze, a "Lacerba". Sono queste le date entro cui si svolge la singolare e straordinaria esperienza di Firenze capitale delle avanguardie italiane, negli anni di Giolitti e della rivoluzione industriale. Nel 1911 "La Voce" entra in polemica con il futurismo e ne mette in ridicolo le innovazioni estetiche come stravaganti e cervellotiche.
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25 aprile. Libertà - Il mito conteso della Resistenza e della Liberazione
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 29 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
"Non abbiamo più un popolo, una patria, un bene comune, un comune ideale. Il ricordo della Resistenza non solo è lontano, ma serve di pretesto retorico agli uni e agli altri". Questo scriveva il 15 luglio 1950 don Primo Mazzolari, uno dei primi a segnalare il rapido dissolversi dello spirito unitario e patriottico della Resistenza dopo la fine della collaborazione governativa fra democristiani, comunisti, socialisti e gli altri partiti antifascisti; dopo l'inizio della guerra fredda, la vittoria delle elezioni della Democrazia Cristiana del 1948 e l'adesione dell'Italia alla Nato.
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L'Italia in guerra - Rappresentazioni. La Grande Guerra degli artisti
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 11 min
- Versione originale
-
Generale
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Lettura
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Storia
Agli inizi del Novecento gli artisti dell'avanguardia europea detestavano la lunga pace del continente: trent'anni senza una grande guerra o una grande rivoluzione. Nella loro arte auspicavano, profetizzavano, invocavano un evento rigeneratore per l'avvento di un uomo nuovo. Fra visioni di catastrofi e profezie di rinascita, anticiparono l'apocalisse della modernità. E quando la Grande Guerra esplose davvero, vi si gettarono con entusiasmo. La loro arte scoprì l'orrore della carneficina di massa.
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Guerra 1914-1918 - Prologo. A Trieste il funerale d'Europa
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 3 min
- Versione originale
-
Generale
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Lettura
-
Storia
In quell'afosa giornata del 2 luglio, a Trieste la darsena accoglie le salme dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo e della moglie Sofia. Poi la messa funebre e il lungo corteo fino alla stazione della Ferrovia meridionale.
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Io racconto la Storia, non la insegno
- Di Silviap il 13/12/2020
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I giorni di Roma - 9 maggio 1936. L'impero torna a Roma
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 13 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
9 maggio 1936: alle 22:30 il duce annuncia dal balcone di Palazzo Venezia "la riappropriazione dell'impero sui colli fatali di Roma". È l'apice del successo di Mussolini: finalmente può vantare il suo Impero, che "porta i segni indistruttibili della volontà e della potenza del Littorio romano". Sono passati pochi mesi dall'inizio della campagna d'Etiopia, quando il duce ha fatto il suo ingresso nelle competizioni coloniali, dettato da motivi di prestigio "nazionale" e di consenso interno.
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Racconto interessante
- Di Elisabetta Passagrilli il 07/06/2019
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I volti del potere - Mussolini e il fascismo
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 4 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Ha 39 anni Benito Mussolini, è deputato soltanto da un anno, quando diviene il più giovane presidente del Consiglio nella storia dell'Italia unita. Sono tutti più anziani di lui i leader che lo hanno preceduto: Giolitti quando arriva al governo ne aveva 50, era deputato da 10, era stato già ministro. E più anziani sono gli altri leader europei. Lo stesso Lenin al comando arriva a 48 anni, e Stalin a 45. L'età di Mussolini è una rivoluzione generale, rivoluzionario è il modo in cui assume il potere, rivoluzionario il suo stile.
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Un'ottima analisi
- Di Elisa Barison il 10/11/2020
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Gli anni di Firenze - 1908. Firenze capitale delle avanguardie
- Lezioni di Storia
- Di: Emilio Gentile
- Letto da: Emilio Gentile
- Durata: 1 ora e 7 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
20 dicembre 1908: a Firenze nasce "La Voce" di Giuseppe Prezzolini; 20 febbraio 1909: a Parigi "Le Figaro" pubblica il manifesto del futurismo; 13 gennaio 1913: Giovanni Papini e Ardengo Soffici, con Aldo Palazzeschi, danno vita, a Firenze, a "Lacerba". Sono queste le date entro cui si svolge la singolare e straordinaria esperienza di Firenze capitale delle avanguardie italiane, negli anni di Giolitti e della rivoluzione industriale. Nel 1911 "La Voce" entra in polemica con il futurismo e ne mette in ridicolo le innovazioni estetiche come stravaganti e cervellotiche.
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Guerre civili - America. Nord contro Sud
- Lezioni di Storia
- Di: Arnaldo Testi
- Letto da: Arnaldo Testi
- Durata: 57 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
La Guerra Civile americana era "civile" solo per gli unionisti del nord, che ritenevano gli Stati Uniti una nazione indivisibile e i secessionisti traditori dei loro concittadini e del governo legittimo. Per i dirigenti del sud si trattava invece di una guerra fra gli stati o per l'indipendenza meridionale; per loro gli Stati Uniti erano ancora una confederazione oppure, per alcuni, contenevano non una ma due nazioni distinte.
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Molto stimolante
- Di Utente anonimo il 26/12/2020
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L'Italia in guerra - Comunicazione. Propaganda per la mobilitazione
- Lezioni di Storia
- Di: Simona Colarizi
- Letto da: Simona Colarizi
- Durata: 44 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Il pifferaio magico invita alla guerra. La maggioranza silenziosa dei neutralisti resta incapace di farsi valere davanti al baccano degli interventisti. Come mai prima nella storia, la propaganda mostra la sua forza nel persuadere ma anche nel confondere e nel rimestare in sentimenti e credo diversissimi. Arriveranno i campi di battaglia e lì si incrineranno certezze e ideali di libertà e di democrazia, lì germoglieranno i semi del totalitarismo.
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L'Italia in guerra - Frammentazioni. Finis Austriae
- Lezioni di Storia
- Di: Giulia Caccamo
- Letto da: Giulia Caccamo
- Durata: 51 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
La guerra è finita. L'Impero ha perso un milione di uomini, Vienna è divenuta la capitale di un territorio dieci volte più piccolo e una monarchia quasi millenaria ha cessato per sempre di esistere. Le clausole imposte dai vincitori, tuttavia, lungi dallo stabilire una pace equa e duratura, contribuiranno ad alimentare un'instabilità politica ed economica destinata a travolgere rovinosamente l'Europa nel breve arco di due decenni.
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Crisi e rivoluzione - 1943-1945. Dalla crisi del fascismo alla liberazione
- Lezioni di Storia
- Di: Simona Colarizi
- Letto da: Simona Colarizi
- Durata: 33 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo destituisce Mussolini e il re Vittorio Emanuele III lo fa arrestare. Ventuno mesi dopo, il 25 aprile 1945, l'insurrezione partigiana e l'avanzata degli Alleati sanciscono la Liberazione. Dalla caduta del fascismo all'armistizio, dall'occupazione nazista alla guerra civile, il biennio 1943-45 è scandito da una sequenza drammatica di avvenimenti, decisivi per la storia nazionale. Dopo un ventennio di dittatura, l'Italia si ritrova divisa, devastata da una guerra totale, sull'orlo della dissoluzione istituzionale.
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Guerra 1914-1918 - Ribellione. Resistenza alla guerra, disertori e folli
- Lezioni di Storia
- Di: Bruna Bianchi
- Letto da: Bruna Bianchi
- Durata: 52 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Il logoramento della vita di trincea, la consapevolezza dell'inutilità dei sacrifici, la disciplina durissima: tutto questo porta i soldati a un diffuso desiderio di ribellione, un desiderio che spesso sfocia in episodi di disobbedienza individuale e collettiva o, più frequentemente, nella diserzione. Per sottrarsi all'orrore della guerra molti, poi, "fuggono nella malattia" e a decine di migliaia vengono ricoverati in manicomio. La documentazione processuale e psichiatrica ci restituisce la loro voce, la loro rabbia, la loro disperazione.
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Da ascoltare
- Di Martina Rak il 17/08/2020
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Guerre civili - Islam. Sunniti contro Sciiti
- Lezioni di Storia
- Di: Franco Cardini
- Letto da: Franco Cardini
- Durata: 1 ora e 36 min
- Versione originale
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Generale
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Storia
Fitna è termine arabo che si può tradurre come lotta, contesa, ma assume anche il significato di "guerra civile". C'è una fitna irrisolvibile interna alla società musulmana: è lo scontro tra sunniti, seguaci della "sunna" ("tradizione") e sciiti, seguaci della "shiia" ("fazione"). Le differenze dottrinali tra queste due grandi famiglie non sono rilevanti ma la lotta prosegue da secoli, con fasi di parziale convivenza e fasi di lotta durissima.
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interessante
- Di Clouduva il 02/02/2020
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L'Italia in guerra - Dopo. Vittoria senza pace
- Lezioni di Storia
- Di: Raoul Pupo
- Letto da: Raoul Pupo
- Durata: 54 min
- Versione originale
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Generale
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Storia
4 novembre 1918: l'Italia è in tripudio. Rispetto al 1915 il contesto internazionale è però cambiato: gli interessi italiani si scontrano con quelli di alleati mai amici e il peso reale del nostro Paese non è assolutamente pari alle iniziali ambizioni. Prenderne atto è doloroso per la pubblica opinione e devastante per le istituzioni. La pace, alla fine, arriverà ed anche a buone condizioni; ma oramai lo stato liberale è entrato in agonia.
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Ottima
- Di Utente anonimo il 25/12/2020
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L'Italia in guerra - Confini. Italiano dalla parte del nemico
- Lezioni di Storia
- Di: Gustavo Corni
- Letto da: Gustavo Corni
- Durata: 1 ora e 11 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Infidi o lealisti? Austriacanti o patrioti? Quale è stato il destino delle centinaia di migliaia di cittadini dell'impero asburgico che erano e si consideravano italiani per lingua e per cultura? Strattonati da un lato dalla propaganda irredentista e dall'altro influenzati dalla tradizionale cultura dell'obbedienza alle regole, nell'estate del 1914 hanno risposto in larga parte al richiamo della mobilitazione. Inghiottiti dal vortice delle prime sconfitte dell'esercito austro-ungarico, la loro identità nazionale sarà poi messa a dura prova.
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Guerra 1914-1918 - Modernità. Futuro e arcaicità nella guerra combattuta
- Lezioni di Storia
- Di: Nicola Labanca
- Letto da: Nicola Labanca
- Durata: 45 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
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Storia
Come si combatte e come si muore nella Grande Guerra? Artiglierie micidiali, mitragliatrici sterminatrici, bombardamenti aerei futuribili; ma anche trincee di fango, doline allagate, il secco terreno carsico appena scalfito. Ogni battaglia ha significato per decine di milioni di europei essere esposti al rischio di morire in modi opposti, ora modernissimi ora arcaici; colpiti da lontano e dall'alto da granate e bombe devastanti o in attacchi corpo a corpo, alla baionetta, al pugnale, con mazze quasi medievali.
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L'Italia in guerra - Economia. Il prezzo della guerra
- Lezioni di Storia
- Di: Gianni Toniolo
- Letto da: Gianni Toniolo
- Durata: 41 min
- Versione originale
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Generale
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Storia
La guerra mise fine alla prima globalizzazione: fu davvero una belle époque? Nessuno aveva previsto una guerra tanto lunga e costosa. Quanto costosa? In che modo fu finanziata e con quali effetti nel Dopoguerra? Chi pagò davvero per la guerra? La guerra economica non ebbe vincitori ma solo vinti, perché? Domande alle quali è utile cercare una risposta per capire perché fu necessario attendere il 1951 per avere una vera pace in Europa.
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Guerre civili - Ruanda. Hutu contro Tutsi
- Lezioni di Storia
- Di: Pietro Veronese
- Letto da: Pietro Veronese
- Durata: 1 ora e 24 min
- Versione originale
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Generale
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Storia
Nell'aprile-luglio 1994 il mondo assistette passivamente a una delle più grandi tragedie della storia contemporanea. Circa un milione di Tutsi ruandesi furono sterminati dalle milizie Hutu e dall'esercito governativo. La profezia di Primo Levi si avverava: "È accaduto, quindi può accadere di nuovo". Come aveva potuto il tradizionale dualismo della società ruandese - gli Hutu agricoltori, i Tutsi allevatori - trasformarsi in una macchina di odio e di annientamento, in una guerra civile e poi in genocidio?
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a cosa servono le Nazioni Unite?
- Di anna gatti il 30/07/2020
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I volti del potere - La Repubblica di De Gasperi
- Lezioni di Storia
- Di: Giovanni Sabbatucci
- Letto da: Giovanni Sabbatucci
- Durata: 1 ora e 22 min
- Versione originale
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Generale
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Lettura
-
Storia
La Repubblica italiana ha non uno ma molti padri, ma le decisioni cruciali prese nell'arco di un intero decennio portano tutte impresse il nome di De Gasperi. Nel settembre del 1943, alla nascita del Comitato di liberazione nazionale, atto fondativo di un Repubblica dei partiti che ancora non c'è, De Gasperi è presente e subito si capisce che avrà un ruolo decisivo, come leader di un partito (la DC) che è al tempo stesso moderato e tendenzialmente di massa.
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Buona lezione
- Di OrsoVispo il 23/08/2019
Sintesi dell'editore
Una tragedia italiana durata trent'anni, dal 1915 al 1945. La più grave nella storia degli italiani uniti in uno Stato indipendente e sovrano. E sfociata in una delle più sanguinose stagioni di guerra e di morte, vissute nel corso di una storia millenaria dalle popolazioni della penisola. Fu la guerra civile fra gli italiani dell'Italia unita.
Non può essere definita altrimenti la radicale e violenta lotta politica, combattuta anche con le armi, le persecuzioni, le repressioni, le vendette, fra militanti politici nati cittadini dello stesso Stato e diventati nemici a morte per concezioni incompatibili della nazione, della cittadinanza, della società e della comune convivenza sotto le stesse leggi. Fu una guerra civile scandita da fasi successive, con aggressività crescente, fra interventisti e neutralisti, fra rivoluzionari internazionalisti e rivoluzionari nazionalisti, e infine fra fascisti e antifascisti. Una guerra fra italiani che ha lasciato una impronta non ancora cancellata nei successivi settant'anni.