The woman in me: l'autobiografia di Britney Spears in Esclusiva per Audible

È finalmente arrivata su Audible la tanto attesa autobiografia di Britney Spears in versione audiolibro intitolata The woman in me. Si tratta di un interessante memoir nel quale Britney Spears, una delle pop star più amate di sempre, rivela tutti i retroscena della sua vita privata, ma non solo. Sono tantissimi, infatti, gli aneddoti e i racconti legati allo star system: dai colleghi cantanti alle attrici, dalle icone della musica internazionale al suo rapporto con i fan.

Intervista a Federica De Bortoli: narratrice dell'autobiografia di Britney Spears

Per entrare nel vivo di una delle autobiografie più attese di sempre, abbiamo fatto qualche domanda alla narratrice che ha prestato la sua voce al libro di memorie di Britney Spears.

Federica De Bortoli è una doppiatrice italiana che, nella sua carriera professionale, ha “prestato” la sua voce a tantissime star di Hollywood e non solo. Alcuni esempi? È la voce italiana ricorrente di Natalie Portman, Rachel McAdams, Isla Fisher, Noomi Rapace e Kristen Stewart. Ha poi prestato la voce a Bryce Dallas Howard nella saga di Jurassic World, oltre che a Cobie Smulders nei film della Marvel Cinematic Universe e tanti altri ruoli da doppiatrice. Scopriamo insieme com'è stata, per lei, questa nuova avventura di narrazione di audiolibri con l'autobiografia di Britney Spears: piuttosto esplosivo come inizio!

The woman in me, la tanto attesa autobiografia di Britney Spears, definita dal magazine Rolling Stones come “una delle cantanti femminili più controverse e di successo del ventunesimo secolo”, è arrivata finalmente su Audible: come ti sei sentita a prestare la tua voce narrante all'audiolibro di una delle popstar più amate di sempre? E' stato difficile, spassoso, impegnativo? Lo rifaresti?

Questa è stata la mia prima esperienza nel fantastico mondo degli audiolibri e devo dire che non me la sarei mai aspettata così. Inizialmente, ero un po’ preoccupata, non sapevo se sarei mai stata all’altezza di trasmettere qualcosa semplicemente “leggendo" e senza che la mia voce si fondesse con un viso, un’espressione, un’ immagine. Io amo molto leggere, ma la lettura è sempre un qualcosa di intimo e molto personale, quindi per giorni ho pensato a come avrei potuto fare per non rischiare di far addormentare l’ascoltatore o annoiarlo. Grazie al prezioso aiuto di Dario Picciau, il direttore artistico, ed al sostegno di Salani, ho ricevuto i consigli giusti e ho cercato il più possibile di fare mio questo libro e raccontarlo come se lo avessi scritto io. E penso di esserci riuscita. Lo rifarei, sì.

Che idea ti sei fatta, dopo aver dato voce all’audiolibro, della Britney Spears lontana dai riflettori?

Attraverso le pagine di questo libro, ho conosciuto una Britney molto diversa da quella che ci hanno sempre raccontato i media. Un’anima fragile, bisognosa di sostegno, di supporto, di amore… tutte cose che non ha mai ricevuto dalle persone che avrebbero dovuto proteggerla, come per esempio la sua famiglia. Una persona che è stata sempre trattata come se fosse solo una macchina “sputasoldi”, in tutte le fasi più delicate della sua vita e in ogni sua veste, quella di bambina, ragazza, sorella, donna e infine madre.

The woman in me - Edizione italiana

Oltre a essere una cantante dalle doti notevoli e un “animale” da palco, Britney ha svolto anche ruoli di attrice e presentatrice TV: quali di queste esperienze presenti nella sua autobiografia ti hanno colpito di più?

Sicuramente quella di attrice, dove racconta di non aver potuto continuare in quel campo, perché si immedesimava troppo nei ruoli che interpretava e durante il periodo delle riprese non riusciva a vivere bene.

La Spears è stata per ben 14 anni sotto tutela legale a causa, bè, diciamo di qualche problema personale: quanto c'è di questo racconto privato nella sua autobiografia? E quanto il supporto del movimento #Free Britney pensi che l'abbia sostenuta veramente?

Il lasso di tempo nel quale Britney è stata, ahimè, sotto la tutela del padre è molto presente nel libro e ben raccontato. La delusione, l’amarezza, la paura di non uscirne, di non poter vedere più i suoi figli, l’ansia di rimanere in quella condizione per sempre, sono emozioni che escono potenti pagina dopo pagina. Il pensiero che questa povera ragazza sia stata abbandonata nel momento del bisogno da chi le avrebbe dovuto volere un bene disinteressato, mostrarle empatia, lealtà, amore, ma soprattutto riconoscenza per tutti i sacrifici che aveva fatto sin da bambina e che, invece, siano stati i suoi fan, persone fondamentalmente sconosciute, a darle la forza e il sostegno necessari per permetterle di uscire da quella prigionia, mi ha molto scosso. Io provengo da una famiglia molto unita, ho una figlia che amo tantissimo, leggere certe cose, mi ha fatto proprio male. Non mi capacito di come un padre, una madre o una sorella possano essere stati così anaffettivi e opportunisti davanti a una persona, problematica sicuramente, ma che con i suoi sacrifici ha permesso loro di vivere una vita agiata. Se Britney avesse ricevuto amore incondizionato, sostegno e riconoscenza, soprattutto nei momenti difficili, sono sicura che avrebbe vissuto e raccontato una storia diversa.

Britney ha duettato con tutti i più grandi artisti del panorama musicale mondiale: da Madonna a Elton John, da Michael Jackson ai Backstreet Boys, per citarne solo alcuni. Quanto è presente, nella sua autobiografia, la narrazione delle star più importanti al mondo?

Nel libro sono descritti tantissimi aneddoti su collaborazioni, amicizie, amori con delle star importantissime del panorama internazionale. Di alcune cose ero a conoscenza, di molte altre no, quindi sono state tutte piacevoli scoperte.

Quanto, nell'autobiografia, emerge la figura della Britney mamma?

Della figura di Britney mamma, se ne parla molto. Emerge una donna tenera, molto legata ai suoi figli, ai quali avrebbe voluto regalare un mondo di amore, ma che di fatto le era impedito dalla tutela e spesso da impegni lavorativi che non poteva rifiutare, in quanto non poteva decidere nulla della sua vita. A volte ha reagito in modo impulsivo e isterico, ha fatto degli errori, ma comprendo che la paura di perdere i suoi bambini l’abbia destabilizzata molto. E il fatto che, in alcune occasioni, sia stata trattata addirittura come una criminale l’ho trovato veramente agghiacciante.

Hai all’attivo un’incredibile carriera come doppiatrice, ma è la prima volta che ti cimenti con la lettura di un audiolibro? Com’è stata l’esperienza?

Leggere un audiolibro è una cosa totalmente diversa dal recitare. Come dicevo, non c’è nessun attore, nessuna espressione che possa aiutarti o indicarti una via…ma c’è la potenza della scrittura, che ti incatena e ti scorre nelle vene e ti fa immergere in un mondo di emozioni non tue ma che poi alla fine sono tue, perché possiamo trovarci sempre un po’ di noi in una frase scritta.

Quali altri audiolibri ti piacerebbe interpretare con la tua bella voce narrante se dovessi scegliere?

Essendo una grande fan di Harry Potter, vien da sé che avrei pagato oro per leggere tutti i libri. Ma ci ha già pensato un grande collega, con una interpretazione magistrale, a farlo. Quindi non saprei. Ho amato molto il personaggio di Lisbeth Salander nella trilogia di Uomini che odiano le donne, ma i nomi svedesi sono impronunciabili, perciò, ti faccio una battuta: non credo sarebbe il caso... per la mia salute mentale!

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