Mark O’Neill scrive thriller che non chiedono il permesso prima di sfondare la porta.
Con una lingua affilata e tolleranza zero per le stronzate, Mark costruisce storie implacabili, ad alta tensione, dove volano i proiettili, le cospirazioni si ramificano in profondità e gli eroi non seguono mai le regole. Niente lieto fine, niente morali rassicuranti, niente protagonisti perfetti. I suoi libri sono colpi diretti allo stomaco – operazioni sotto copertura, governi ombra, uomini e donne che uccidono per sopravvivere in un mondo costruito sulla menzogna.
I suoi romanzi sono stati descritti come "l’equivalente letterario di un pugno nello stomaco" – veloci, spietati e impossibili da mollare.
Originario della Scozia e ora stabilito in Germania, Mark non scrive del mondo come dovrebbe essere. Scrive del mondo com’è – corrotto, pericoloso, e sempre a un passo dal collasso. Storie con una prosa affilata come un rasoio e personaggi moralmente ambigui che non si tirano indietro quando saltano fuori i coltelli.
Non crede nei combattimenti leali. Scrive storie in cui la verità è veleno, il potere è tutto, e nessuno ne esce pulito.
Nessun riempitivo. Nessuna pietà. Solo thriller che colpiscono come uno stivale d’acciaio sul petto.
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