Un tantino assurdo

Accordi d’amore è uno dei romanzi rosa storici di Barbara Cartland, autrice considerata la Regina del romanzo rosa ai suoi tempi.
Si tratta di romanzo un po’ datato quindi non ci sono scene spinte (l’autrice difendeva i valori tradizionali e credeva nella verginità prima del matrimonio e questo traspare tanto nelle sue opere).
Un romanzo dalla trama un tantino assurda e poco credibile. Non sto qui a raccontarvi tutto perché sarebbe troppo lunga ma sappiate solo che la storia potrebbe riassumersi così: due campagnole senza un soldo, grazie all’amicizia con l’amante del re riescono a partecipare a numerosi balli ed eventi con due vestiti (modificati continuamente con nastri e orpelli vari) e finiscono per sposare e innamorarsi (ricambiate) di un duca (che si faceva passare per un poveraccio perché voleva essere amato per quello che era) e un conte (ricchissimo che aveva giurato di non sposarsi per una passata delusione d’amore). Entrambe le storie d’amore sono sviluppate in maniera poco credibile anzi quella di Penelope è praticamente campata per aria. Un momento prima è decisa a sposarsi un duca poi improvvisamente la ritroviamo dichiarare amore eterno a un tizio che il lettore ha sentito nominare un paio di volte per tutto il racconto. La storia d’amore di Alisa, invece, aveva delle buone basi per essere davvero una bella storia d’amore ma la brevità del romanzo ha reso tutto ridicolo e troppo veloce. L’amante di un’attrice la vede, le dà un passaggio, se la porta a casa propria a fare colazione e dopo un bacio appassionato le propone su due piedi di diventare la sua amante ma lei scappa e da quel momento non può più levarsela dalla testa.
Mi dispiace ma no. Peccato però perché l’idea generale poteva essere anche interessante se sviluppata meglio.

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