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Il segno rosso del coraggio
- Letto da: Alberto Onofrietti
- Durata: 4 ore e 57 min
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Sintesi dell'editore
"A volte guardava i feriti con invidia, pensando che chi aveva il corpo lacerato fosse particolarmente felice. Avrebbe voluto anche lui avere una ferita, il segno rosso del coraggio". Il classico americano sulla guerra e la paura, la vigliaccheria e il riscatto. "Perciò il suo libro è breve: nemmeno duecento pagine. Le gemme sono piccole" (Joseph Conrad).
"È un libro in cui ogni paragrafo è essenziale" (Paul Auster). "Il freddo lasciò la terra con riluttanza, e la nebbia, diradandosi, rivelò un esercito accampato sulle colline". La narrazione si apre così - "con una semplicità da gran maestro", come scrive ammirato Joseph Conrad – e il lettore si trova immediatamente sul campo di battaglia. La guerra di secessione americana si svolse dal 1861 al 1865. Il segno rosso del coraggio venne pubblicato a puntate in rivista nel 1894 e come libro nel 1895. L'autore era nato nel 1871. Il romanzo, dunque, viene scritto un trentennio dopo la fine degli eventi, da un autore nato anch'egli sei anni dopo la conclusione del conflitto. Eppure ebbe un successo strepitoso, e non solo nell'immediato, ma fu considerato il libro migliore e più "vero" della letteratura americana su quel periodo, su quella guerra e, da molti, sulla guerra in generale, diventando presto un classico.
Tutto ciò può sembrare paradossale, se non fosse, invece, uno dei molti modi di dar corpo all'essenza della letteratura, che può cogliere la verità anche dove c'è solo immaginazione. Siamo in un luogo che potrebbe essere tutti i luoghi, in un giorno qualsiasi, in un anno imprecisato. Quando l'esercito si muove è solo "un vasto spettacolo blu", che si confonde con il fumo delle armi e gli alberi della boscaglia. Quando la battaglia infuria è solo un rombo, un ruggito ininterrotto di cannoni, urla e fucileria, un "animale scarlatto", "un dio gonfio di sangue". E i soldati, che vengono mossi da ordini per loro incomprensibili, non hanno quasi nome. Sono "il giovane", il "ladrone", quello "chiassoso", il "soldato alto", sono nessuno e tutti, uniti da quella fratellanza che trova solo chi si incontra in una situazione di pericolo estremo.
Combattono, fuggono, hanno paura, molta paura, uccidono, vengono uccisi e cadono, rimanendo spesso sul terreno come macabre rappresentazioni della morte, in posizioni innaturali o grottesche, sempre impietose. In mezzo a tutto ciò, il "giovane" deve fare i conti con la paura e con la vigliaccheria che colgono tutti, in momenti simili: "un quadro psicologico della paura" definì Crane il suo libro. Il giovane deve mettersi alla prova e trovare se stesso. Il libro è unico perché è la storia di due battaglie combattute nello stesso tempo: quella contro il nemico, che non ha volto, e quella contro il lato oscuro e miserevole di noi stessi, che crediamo di conoscerci. Come scrive Michele Mari nel suo saggio finale, l'autore "trasfigura l'esperienza del suo protagonista in una surreale allucinazione". Dentro la quale il lettore di oggi e di sempre non fa che perdersi e ritrovarsi. Con un ritratto dell'autore di Joseph Conrad.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Massimo V
- 13/04/2022
Uomini di fronte al demone della guerra
La scrittura è pulita ed elegante anche se il tema è l’uomo di fronte all’orrore della guerra. Narrazione molto realistica, ricca di particolari che ci trasferisce sul campo di battaglia dove gli uomini incontrano un assurdo destino. Uno spot contro tutte le guerre.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Michele
- 13/01/2023
Romanzo da riscoprire
Pietra miliare della letteratura americana.
È come essere stati al fronte, tra paure e slanci di folle coraggio. Lettore magnifico, praticamente un doppiatore cinematografico, che fa tutte le voci.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Carlo Amaddeo
- 16/04/2022
Una lettura magnifica per un romanzo da scoprire
La Guerra Civile Americana non è un tema molto conosciuto o perfino interessante per noi Europei. Tuttavia rimane nello sfondo, anonima. Potrebbe essere una qualsiasi guerra in cui un giovane scopre se stesso sviluppandosi dagli ideali inculcati dall'esterno, ad una forza tutta interiore, personale e autentica.
La lettura è fantastica, coinvolgente, chiara e appassionante.
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Generale
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Lettura
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Storia
- ilbiondo
- 19/04/2023
da leggere
un libro da leggere. una lettura sicuramente consigliato a tutti i ragazzi ma anche agli adulti
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