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Tutti contro uno. Il mucchio selvaggio copertina

Tutti contro uno. Il mucchio selvaggio

Di: Zap Mangusta
Letto da: Zap Mangusta
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  • Riassunto

  • Capitolo III - Epicuro

    Perché abbiamo bisogno di Epicuro oggi? Perché ci suggerisce di cosa aver paura e di cosa no. Perché vive sempre in mezzo al verde. Perché sottolinea l'importanza dell'amicizia e ci mette in guardia dai rischi dell'amore. Perché rifugge dall' esibizionismo narcisista che domina le nostre vite e fa della riservatezza la sua bandiera. Perché raccomanda ai suoi discepoli di stare lontani dai "giochetti" della politica. Perché ci aiuta a riscoprire il significato della parola "connettersi", che non è quello di essere perpetuamente on-line, ma di "sentire qualcosa" insieme agli altri. Perché ci dice che l'unico modo per raggiungere la felicità è quello di non cercarla.

    Episodio 8 - Tutti contro uno. Il mucchio selvaggio

    Epicuro è un innovatore e per questo si metterà contro tutte le scuole filosofiche del tempo. Anzitutto è la spiritualità platonica che non si adatta molto all'ateismo ascetico degli epicurei. Anche tra aristotelici ed epicurei le differenze sono profonde. Ai primi interessa conoscere il perché delle cose, i secondi si chiedono a che serva tutto questo, se poi non è applicabile alla realtà. Ma non sono solo metafisici i motivi del contrasto.

    Gli allievi di Platone e di Aristotele infatti andranno a formare i dirigenti della società ateniese, mentre Epicuro inviterà i suoi a disinteressarsi della politica, che giudica una occupazione indecente. Tuttavia è tra epicurei e stoici che nascono le incomprensioni più forti. La morale rinunciataria degli stoici mal si adatta ai principi epicurei che perseguono la ricerca del piacere. Per gli stoici l'esistenza ha un suo percorso razionale, governato dalla volontà divina, che il saggio deve accettare. Gli Epicurei, dal canto loro, negano la possibilità che l'uomo possa essere aiutato dal dio quando ciò che accade lo considerano un caso, non orchestrato dalla benevolenza divina. Risultato? Scintille.

    Com'era presumibile gli epicurei vengono bollati come indegni, praticoni, atei e senza ritegno, caproni libidinosi tesi solo a soddisfare il loro istinto. Tuttavia la scuola di Epicuro sarà la più longeva nel tempo, a conferma del fatto che qualsiasi posizione uno possa prendere nella vita, avrà sempre qualcuno contro, sempre!

    ©2021 Audible Originals (P)2021 Audible Studios
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Sintesi dell'editore

Capitolo III - Epicuro

Perché abbiamo bisogno di Epicuro oggi? Perché ci suggerisce di cosa aver paura e di cosa no. Perché vive sempre in mezzo al verde. Perché sottolinea l'importanza dell'amicizia e ci mette in guardia dai rischi dell'amore. Perché rifugge dall' esibizionismo narcisista che domina le nostre vite e fa della riservatezza la sua bandiera. Perché raccomanda ai suoi discepoli di stare lontani dai "giochetti" della politica. Perché ci aiuta a riscoprire il significato della parola "connettersi", che non è quello di essere perpetuamente on-line, ma di "sentire qualcosa" insieme agli altri. Perché ci dice che l'unico modo per raggiungere la felicità è quello di non cercarla.

Episodio 8 - Tutti contro uno. Il mucchio selvaggio

Epicuro è un innovatore e per questo si metterà contro tutte le scuole filosofiche del tempo. Anzitutto è la spiritualità platonica che non si adatta molto all'ateismo ascetico degli epicurei. Anche tra aristotelici ed epicurei le differenze sono profonde. Ai primi interessa conoscere il perché delle cose, i secondi si chiedono a che serva tutto questo, se poi non è applicabile alla realtà. Ma non sono solo metafisici i motivi del contrasto.

Gli allievi di Platone e di Aristotele infatti andranno a formare i dirigenti della società ateniese, mentre Epicuro inviterà i suoi a disinteressarsi della politica, che giudica una occupazione indecente. Tuttavia è tra epicurei e stoici che nascono le incomprensioni più forti. La morale rinunciataria degli stoici mal si adatta ai principi epicurei che perseguono la ricerca del piacere. Per gli stoici l'esistenza ha un suo percorso razionale, governato dalla volontà divina, che il saggio deve accettare. Gli Epicurei, dal canto loro, negano la possibilità che l'uomo possa essere aiutato dal dio quando ciò che accade lo considerano un caso, non orchestrato dalla benevolenza divina. Risultato? Scintille.

Com'era presumibile gli epicurei vengono bollati come indegni, praticoni, atei e senza ritegno, caproni libidinosi tesi solo a soddisfare il loro istinto. Tuttavia la scuola di Epicuro sarà la più longeva nel tempo, a conferma del fatto che qualsiasi posizione uno possa prendere nella vita, avrà sempre qualcuno contro, sempre!

©2021 Audible Originals (P)2021 Audible Studios

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