• Thoreau e Greta: Due eco-cervelli a confronto

  • Di: Zap Mangusta
  • Letto da: Zap Mangusta
  • Oct 26 2021
  • Durata: 31 min
  • Podcast

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Thoreau e Greta: Due eco-cervelli a confronto

Di: Zap Mangusta
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  • Riassunto

  • Capitolo VII - Thoreau

    Perché abbiamo bisogno di Thoreau oggi? Perché si batte per la Natura e contro le leggi che limitano la nostra libertà. Perché ama le strade periferiche e non quelle principali. Perché rifiuta tutti gli inviti atti solo a perder tempo. Perché non c'è niente di più bello che passeggiare nel bosco o nuotare. Perché la sua frase: "Bisogna succhiare tutto il midollo della vita" è uno dei più bei motti di tutta la letteratura internazionale. Perché i tatuaggi li ha sull' anima e non sul collo. Perché è un uomo tutto di un pezzo che non rifiuta di assumersi le sue responsabilità. Perché è la dimostrazione vivente che si può esser poeti e saper costruire capanne, armadi, cancelli e tavoli. Perché la sua intimità con gli animali era di un livello superiore. Perché si prende una polmonite per contare l'età di un albero. Che sarà pure una cosa stupida, ma è la maniera più poetica, altruista e generosa di ritornare da colei che ci ha messo al mondo.

    Episodio 8 - Thoreau e Greta: Due eco-cervelli a confronto

    Thoreau anticipa e propone il meglio del pensiero ecologico-ambientalista che si svilupperà nei secoli seguenti, perché sceglie una posizione di "osservatore partecipe" senza eccedere in misticismi radicali che vedono nel ritorno alle abitudini primitive l'obiettivo finale dell'uomo. No. Thoreau tiene sempre presente di essere un cittadino del suo tempo, conosce le esigenze del progresso ma ne combatte le aberrazioni. Per questo ama i nativi americani. Del resto un filosofo che ritiene che "lo spirito della Grande Madre terra possa parlare e che il vento sia il suo respiro" beh, non può non amarli.

    "Io sono nato dove non c'era alcuna costrizione" dirà Geronimo, capo degli Apache ma potrebbero essere parole di Thoreau. Che vede nella privatizzazione dei terreni e nel passaggio della ferrovia un grosso pericolo per la libertà. Teme infatti che la rivoluzione industriale snaturi la morfologia del suo territorio. Il suo pensiero non può non richiamare alla mente la battaglia ecologista di Greta Thunberg. Non solo per le idee sulle quali si basa l'attivista svedese, ma anche per come è stata portata avanti la sua "battaglia", con perseveranza e passione. Seguita da milioni di giovani, la ex sedicenne Greta ha spinto l'intera comunità mondiale a riflettere sulla questione ambientale e a perseguire obiettivi di risanamento climatico.

    Sebbene siano nati a quasi duecento anni di distanza, molte sono le analogie tra i due eco-cervelli più noti del pianeta. Entrambi determinati, entrambi molto discussi, entrambe figure romantiche, osteggiate o derise, entrambi con qualcosa di "demoniaco" nello sguardo, come se dentro di loro si agitasse un demone, più predisposto a capire ciò che scalpita dentro di loro, che non ad ascoltare ciò che dicono gli altri. Entrambi probabilmente affetti da una lieve manifestazione della sindrome di Asperger. Entrambi, Henry e Greta, non usano mezze misure e ammoniscono che se non cambiamo in fretta le nostre abitudini, ci ritroveremo a scoprire che il nostro elegante mondo perfetto sorgerà al centro di un deserto.

    Pertanto, la prossima volta che viaggiate in treno o in autobus e vedrete una discarica a cielo aperto, un fiume soffocato dalla plastica o le antenne invadenti dei ripetitori telefonici, sappiate che Henry e Greta vi sussurreranno delicatamente all'orecchio. "Non permettere questo scempio. Fai qualcosa!" In quel momento toccherà a voi decidere se dar retta a quelle due "presenze" e accoglierle come farfalle o cacciarle via come fastidiosi insetti, che si sono avvicinati troppo al vostro orecchio. Dovrete decidere. E dovrete farlo in fretta.

    ©2021 Audible Originals (P)2021 Audible Studios
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Sintesi dell'editore

Capitolo VII - Thoreau

Perché abbiamo bisogno di Thoreau oggi? Perché si batte per la Natura e contro le leggi che limitano la nostra libertà. Perché ama le strade periferiche e non quelle principali. Perché rifiuta tutti gli inviti atti solo a perder tempo. Perché non c'è niente di più bello che passeggiare nel bosco o nuotare. Perché la sua frase: "Bisogna succhiare tutto il midollo della vita" è uno dei più bei motti di tutta la letteratura internazionale. Perché i tatuaggi li ha sull' anima e non sul collo. Perché è un uomo tutto di un pezzo che non rifiuta di assumersi le sue responsabilità. Perché è la dimostrazione vivente che si può esser poeti e saper costruire capanne, armadi, cancelli e tavoli. Perché la sua intimità con gli animali era di un livello superiore. Perché si prende una polmonite per contare l'età di un albero. Che sarà pure una cosa stupida, ma è la maniera più poetica, altruista e generosa di ritornare da colei che ci ha messo al mondo.

Episodio 8 - Thoreau e Greta: Due eco-cervelli a confronto

Thoreau anticipa e propone il meglio del pensiero ecologico-ambientalista che si svilupperà nei secoli seguenti, perché sceglie una posizione di "osservatore partecipe" senza eccedere in misticismi radicali che vedono nel ritorno alle abitudini primitive l'obiettivo finale dell'uomo. No. Thoreau tiene sempre presente di essere un cittadino del suo tempo, conosce le esigenze del progresso ma ne combatte le aberrazioni. Per questo ama i nativi americani. Del resto un filosofo che ritiene che "lo spirito della Grande Madre terra possa parlare e che il vento sia il suo respiro" beh, non può non amarli.

"Io sono nato dove non c'era alcuna costrizione" dirà Geronimo, capo degli Apache ma potrebbero essere parole di Thoreau. Che vede nella privatizzazione dei terreni e nel passaggio della ferrovia un grosso pericolo per la libertà. Teme infatti che la rivoluzione industriale snaturi la morfologia del suo territorio. Il suo pensiero non può non richiamare alla mente la battaglia ecologista di Greta Thunberg. Non solo per le idee sulle quali si basa l'attivista svedese, ma anche per come è stata portata avanti la sua "battaglia", con perseveranza e passione. Seguita da milioni di giovani, la ex sedicenne Greta ha spinto l'intera comunità mondiale a riflettere sulla questione ambientale e a perseguire obiettivi di risanamento climatico.

Sebbene siano nati a quasi duecento anni di distanza, molte sono le analogie tra i due eco-cervelli più noti del pianeta. Entrambi determinati, entrambi molto discussi, entrambe figure romantiche, osteggiate o derise, entrambi con qualcosa di "demoniaco" nello sguardo, come se dentro di loro si agitasse un demone, più predisposto a capire ciò che scalpita dentro di loro, che non ad ascoltare ciò che dicono gli altri. Entrambi probabilmente affetti da una lieve manifestazione della sindrome di Asperger. Entrambi, Henry e Greta, non usano mezze misure e ammoniscono che se non cambiamo in fretta le nostre abitudini, ci ritroveremo a scoprire che il nostro elegante mondo perfetto sorgerà al centro di un deserto.

Pertanto, la prossima volta che viaggiate in treno o in autobus e vedrete una discarica a cielo aperto, un fiume soffocato dalla plastica o le antenne invadenti dei ripetitori telefonici, sappiate che Henry e Greta vi sussurreranno delicatamente all'orecchio. "Non permettere questo scempio. Fai qualcosa!" In quel momento toccherà a voi decidere se dar retta a quelle due "presenze" e accoglierle come farfalle o cacciarle via come fastidiosi insetti, che si sono avvicinati troppo al vostro orecchio. Dovrete decidere. E dovrete farlo in fretta.

©2021 Audible Originals (P)2021 Audible Studios

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