-
Segni
- Di: Alberto Orioli
- Letto da: Alberto Orioli
- Nov 24 2021
- Durata: 39 min
- Podcast
Rimozione dalla Lista desideri non riuscita.
Non è stato possibile aggiungere il titolo alla Libreria
Non è stato possibile seguire il Podcast
Esecuzione del comando Non seguire più non riuscita
Ascolta ora gratuitamente con il tuo abbonamento Audible
-
Riassunto
Sintesi dell'editore
Le storie dei 12 presidenti nell'anno che segna per il Quirinale un nuovo tempo zero: 75 anni come luogo simbolo della monarchia, 75 anni come sede della massima istituzione repubblicana. Anzi, è il tempo del sorpasso, quello che vivrà il tredicesimo inquilino del Colle più alto.
In 12 episodi a cura del vicedirettore del Sole 24 Ore, Alberto Orioli, le 12 vite dei capi dello Stato che intrecciano il racconto della storia democratica e repubblicana di un Paese in macerie diventato ben presto potenza industriale, terra di conquista per anni delle opposte egemonie frutto della guerra fredda, luogo di fermento sociale, di contestazione, di terrorismo brigatista che ha osato l'inosabile fino a sequestrare e uccidere Aldo Moro.
Da Enrico de Nicola, primo presidente provvisorio, grande giurista napoletano, superstizioso, teatrale nelle sue reiterate dimissioni, monarchico convinto, come Luigi Einaudi del resto e come Oscar Luigi Scalfaro, a Sergio Mattarella, il presidente della forza tranquilla che ha dovuto gestire una tra le più turbolente fasi della storia politica.
Una carrellata di vite straordinarie di uomini fuori dal comune la cui scelta sembra guidata, di volta in volta, da una sorta di provvidenza laica in un Parlamento che ogni sette anni si trasforma nel grande conclave repubblicano.
Segni
Lo chiamavano il bolscevico bianco perché aveva firmato la riforma agraria che ridava terre ai contadini (comprese più di un terzo delle sue stesse proprietà). In realtà Antonio Segni rappresentava la destra della Dc. Pessimista, di salute fragile, era terrorizzato dal ritorno dello scontro sociale. Verrà accusato di avere orchestrato il progetto di un golpe (il piano Solo) con i carabinieri del generale De Lorenzo. Che non ci fu mai.