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Scalfaro
- Di: Alberto Orioli
- Letto da: Alberto Orioli
- Nov 24 2021
- Durata: 47 min
- Podcast
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Riassunto
Sintesi dell'editore
Le storie dei 12 presidenti nell'anno che segna per il Quirinale un nuovo tempo zero: 75 anni come luogo simbolo della monarchia, 75 anni come sede della massima istituzione repubblicana. Anzi, è il tempo del sorpasso, quello che vivrà il tredicesimo inquilino del Colle più alto.
In 12 episodi a cura del vicedirettore del Sole 24 Ore, Alberto Orioli, le 12 vite dei capi dello Stato che intrecciano il racconto della storia democratica e repubblicana di un Paese in macerie diventato ben presto potenza industriale, terra di conquista per anni delle opposte egemonie frutto della guerra fredda, luogo di fermento sociale, di contestazione, di terrorismo brigatista che ha osato l'inosabile fino a sequestrare e uccidere Aldo Moro.
Da Enrico de Nicola, primo presidente provvisorio, grande giurista napoletano, superstizioso, teatrale nelle sue reiterate dimissioni, monarchico convinto, come Luigi Einaudi del resto e come Oscar Luigi Scalfaro, a Sergio Mattarella, il presidente della forza tranquilla che ha dovuto gestire una tra le più turbolente fasi della storia politica.
Una carrellata di vite straordinarie di uomini fuori dal comune la cui scelta sembra guidata, di volta in volta, da una sorta di provvidenza laica in un Parlamento che ogni sette anni si trasforma nel grande conclave repubblicano.
Scalfaro
Cattolicissimo, magistrato con la toga sulla pelle, Oscar Luigi Scalfaro viene eletto quando il Paese conosce lo shock della strage di Capaci e la fase del terrorismo mafioso. È un uomo d'altri tempi. È stato padre Costituente. Deve gestire i rapporti con i partiti quando Tangentopoli colpisce due terzi delle Camere. E inventa il Governo Ciampi per guidare il Paese fuori dai guai e per indirizzarlo verso il grande traguardo della moneta unica europea. I servizi deviati cercano di incastrarlo con falsi dossier relativi al suo ruolo al Viminale. Scalfaro va in diretta Tv e fa la storia con il discorso dell'"Io non ci sto". Difficili i rapporti con Silvio Berlusconi, nuovo outsider della politica diventato premier, che lo accuserà per sempre di aver ordito il ribaltone che porta al Governo Dini.