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Quanti scheletri
- Di: Silvia Giralucci
- Letto da: Silvia Giralucci
- Sep 14 2021
- Durata: 40 min
- Podcast
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Riassunto
Sintesi dell'editore
Pianosa, uno scoglio piatto di fronte all'isola d'Elba, nel mar Tirreno, è sempre stata "l'isola del diavolo", sin dai tempi dei romani: una prigione, un "altrove" dove mandare chi era sgradito. Nei suoi 150 anni di storia carceraria, ha attraversato gli snodi fondamentali della storia del nostro Paese: dalle sperimentazioni liberali di fine Ottocento, quando diventata la prima Colonia penale agricola in Italia, al fascismo, dall'antifascismo al contrasto delle emergenze di terrorismo e mafia.
Silvia Giralucci, giornalista, il cui papà fu vittima del primo omicidio delle Brigate Rosse, ci capita in vacanza e ne rimane affascinata. La storia di Pianosa la cattura ancora di più quando scopre che nella sezione di massima sicurezza sono stati detenuti anche alcuni degli assassini di suo padre, insieme ai vertici del terrorismo rosso, e in quelle stesse celle è stata poi imprigionata la cupola della mafia dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio. Il carcere duro lenisce il dolore delle vittime? A cosa serve davvero la pena? Che cosa succede alle persone dentro un carcere di massima sicurezza? Silvia Giralucci ritorna sugli interrogativi che l'assillano fin da bambina, e attraverso le voci di chi ha abitato Pianosa - da bambino, da detenuto, da agente, da guida turistica, da avvocato - racconta i segreti di un luogo sospeso tra inferno e paradiso, esplorando allo stesso tempo il nostro compli-cato rapporto con la pena.
I turisti a Pianosa visitano le antiche catacombe, i resti della peschiera romana nel paesino, la villa romana nella spiaggiona, ma la storia dell'isola risale addirittura al neolitico. Silvia Giralucci lo scopre grazie a Stefano Ricci, antropologo fisico, che da quasi vent'anni scava Pianosa e i suoi scheletri umani ed animali presitorici, romani e medioevali, e la guida alla scoperta dei segreti più remoti dell' "isola del diavolo".