Processo all'auto elettrica copertina

Processo all'auto elettrica

Di: Corriere della Sera
  • Riassunto

  • Non passa giorno senza che un sondaggio, una nuova indagine ci raccontino quanto gli italiani vorrebbero guidare un’auto elettrica, eppure la mobilità a zero emissioni stenta a diffondersi nel nostro Paese. A frenarla non sono limiti tecnologici, quanto piuttosto una mentalità radicata in cento anni di carburanti fossili che fatica a cambiare alla stessa velocità dell’innovazione. Così, salutata inizialmente come la panacea di ogni male, oggi l’auto elettrica si trova spesso sotto accusa.

    Ma quali sono i suoi pro e i suoi contro? È vero che costa troppo e che ha un’autonomia troppo limitata? Ci sono abbastanza colonnine, in Italia? Ed è facile usarle per la ricarica? È quello che si cercherà di capire in questa nuova serie del Corriere della Sera, realizzata dalla redazione Motori, che ha istruito un vero «Processo all’auto elettrica», con numeri, dati e perizie di parte. In ognuna delle 7 puntate - in uscita il giovedì - la difesa è affidata a esperti del settore: professori universitari, ricercatori, analisti, guru delle corse. Vedremo se alla fine si riuscirà a emettere una sentenza definitiva, in grado di sciogliere qualche dubbio e sfatare un po’ di leggende metropolitane.

    Un podcast del Corriere della Sera, condotto da Francesca Cibrario e scritto con Edoardo Nastri.
    Coordinamento editoriale di Tommaso Pellizzari. In redazione Francesco Giambertone.
    Produzione di Carlo Annese, per Piano P. Editing audio di Giulia Pacchiarini. Montaggio di Federico Caruso.
    Copyright Corriere della Sera
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  • 7. L’auto elettrica è noiosa da guidare
    Nov 22 2023
    Per gli amanti dell’odore di benzina e del rombo del motore, l’elettrico sancirebbe la fine del divertimento alla guida. In realtà, le vetture a elettroni riescono ad avere prestazioni inimmaginabili per chi non ne ha mai provata una. Almeno, questo dice chi le difende. La passione per le auto può rimanere inalterata, anche se i cavalli sono quelli sprigionati da silenziose batterie al litio?
    È quello che indagheremo in quest’ultimo episodio assieme all’ingegner Claudio Rossi, Professore ordinario di Sistemi di propulsione elettrica all’Università di Bologna e coordinatore del Corso di laurea magistrale in Ingegneria dei veicoli elettrici alla MUNER, la Motor Vehicle University dell’Emilia Romagna.
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    20 min
  • 6. Le batterie ci seppelliranno?
    Nov 15 2023
    In quella che assomiglia a una lotta tra tifoserie, i fan dei motori tradizionali sostengono tra l’altro che le batterie delle auto elettriche siano molto inquinanti e che, siccome sono difficili da smaltire, non ce ne libereremo mai. Tra i problemi ci sarebbe la grande quantità di materiali che contengono e i sistemi di estrazione. Cosa ce ne faremo delle batterie, una volta che sarà finita la loro vita all’interno di un’automobile? Questo è uno dei dubbi che proviamo a sciogliere in questo episodio assieme a Nicola Armaroli, chimico e dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche, direttore della rivista Sapere e membro dell'Accademia Nazionale delle Scienze.
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    16 min
  • 5. L'auto elettrica inquina di più
    Nov 8 2023
    Le due parole magiche sono «emissioni zero». Uno slogan che ha permesso di introdurre l’auto elettrica, prima ancora che sul mercato, nell’immaginario comune. Ma è davvero così? Le auto elettriche non inquinano? Anche in questo caso, c’è chi sostiene l’esatto contrario, cioè che per produrre una vettura a batterie si genera tantissima CO2.
    Cercheremo di capire da che parte sta la verità assieme a Enrico Al Mureden, avvocato e ordinario di diritto civile all’Università di Bologna e docente alla Motorvehicle University of Emilia-Romagna a Modena.
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    12 min

Sintesi dell'editore

Non passa giorno senza che un sondaggio, una nuova indagine ci raccontino quanto gli italiani vorrebbero guidare un’auto elettrica, eppure la mobilità a zero emissioni stenta a diffondersi nel nostro Paese. A frenarla non sono limiti tecnologici, quanto piuttosto una mentalità radicata in cento anni di carburanti fossili che fatica a cambiare alla stessa velocità dell’innovazione. Così, salutata inizialmente come la panacea di ogni male, oggi l’auto elettrica si trova spesso sotto accusa.

Ma quali sono i suoi pro e i suoi contro? È vero che costa troppo e che ha un’autonomia troppo limitata? Ci sono abbastanza colonnine, in Italia? Ed è facile usarle per la ricarica? È quello che si cercherà di capire in questa nuova serie del Corriere della Sera, realizzata dalla redazione Motori, che ha istruito un vero «Processo all’auto elettrica», con numeri, dati e perizie di parte. In ognuna delle 7 puntate - in uscita il giovedì - la difesa è affidata a esperti del settore: professori universitari, ricercatori, analisti, guru delle corse. Vedremo se alla fine si riuscirà a emettere una sentenza definitiva, in grado di sciogliere qualche dubbio e sfatare un po’ di leggende metropolitane.

Un podcast del Corriere della Sera, condotto da Francesca Cibrario e scritto con Edoardo Nastri.
Coordinamento editoriale di Tommaso Pellizzari. In redazione Francesco Giambertone.
Produzione di Carlo Annese, per Piano P. Editing audio di Giulia Pacchiarini. Montaggio di Federico Caruso.
Copyright Corriere della Sera

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  • GdC
  • 05/11/2023

Manca contraddittorio

Le spiegazioni fornite sono chiare e espresse molto bene, ma non sviscerano tutte le perplessità. Ad esempio si dice che la gran parte delle ricariche si fa con colonnine private, ma nulla dice di chi non ha un posto auto privato in cui installarle. Parla della grande convenienza economica perché non si pagano i parcheggi, ma non considera che non tutti oggi pagano i parcheggi e nemmeno che quando il parco auto sarà significativamente elettrificato, per forza dovranno terminare queste esenzioni (o volete farci credere che i comuni rinunceranno ad incassi significativi?). Sulle emissioni: ok alle emissioni delle auto termiche, ma a livello globale una elettrica non emette nulla solo se si muove con energia rinnovabile. oggi ce né tanta, ma anche tanta prodotta con combustibili fossili. Ma di questo non se ne parla... Autonomia: vero che per un uso abituale è sufficiente, ma i grandi viaggi sono sì possibili, ma completamente diversi da oggi. Alberghi con colonnine? oggi mica le hanno tutti, vuol dire pianificare in modo molto più preciso e probabilmente anche più costoso, se uno è abituato a viaggiare economico o a fare lunghe tratte per non dormire in albergo. Va bene tutto, ma non dite che le differenze non ci sono o sono minime.

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