• 1976, Vittorio Occorsio: un "giudice pericoloso" che cercava "la verità della verità" PARTE 1

  • Di: Miguel Gotor
  • Letto da: Miguel Gotor
  • Sep 4 2022
  • Durata: 39 min
  • Podcast
  • 3,0 out of 5 stars (1 recensione)

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1976, Vittorio Occorsio: un "giudice pericoloso" che cercava "la verità della verità" PARTE 1 copertina

1976, Vittorio Occorsio: un "giudice pericoloso" che cercava "la verità della verità" PARTE 1

Di: Miguel Gotor
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  • Riassunto

  • Lo stesso giorno del disastro ambientale di Seveso, il 10 luglio 1976, viene ucciso a Roma con 32 colpi di mitra il magistrato Vittorio Occorsio. L'autore materiale dell'omicidio, reo confesso, verrà arrestato nel febbraio 1977: è Pier Luigi Concutelli, capo militare di Ordine Nuovo. Per una volta tutto appare chiaro: c'è un morto, c'è l'autore dell'omicidio, c'è un plausibile movente di evidente matrice neofascista. Ma chi era il giudice Occorsio? E perché fu ucciso? Romano, classe 1929, Vittorio Occorsio era un ottimo magistrato, un buon padre di famiglia e un uomo solare e sicuro di sé.

    Per aver rinviato a giudizio in qualità di pubblico ministero Pietro Valpreda, entrò nel mirino degli anarchici e, scovando sospette infiltrazioni neo-fasciste nel gruppo degli anarchici, riuscì inimicarsi anche il terrorismo nero, e un personaggio come Stefano delle Chiaie, in contatto con i servizi segreti. Quando fu ucciso, il magistrato stava lavorando alle indagini di una serie di sequestri di persona avvenuti nella Roma del 1975 e la sua pista portava da più parti inequivocabilmente a punti di contatto con Licio Gelli e la P2.


    Un podcast realizzato da Frame in esclusiva per Audible.

    ©2022 Audible Studios (P)2022 Audible Studios
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Sintesi dell'editore

Lo stesso giorno del disastro ambientale di Seveso, il 10 luglio 1976, viene ucciso a Roma con 32 colpi di mitra il magistrato Vittorio Occorsio. L'autore materiale dell'omicidio, reo confesso, verrà arrestato nel febbraio 1977: è Pier Luigi Concutelli, capo militare di Ordine Nuovo. Per una volta tutto appare chiaro: c'è un morto, c'è l'autore dell'omicidio, c'è un plausibile movente di evidente matrice neofascista. Ma chi era il giudice Occorsio? E perché fu ucciso? Romano, classe 1929, Vittorio Occorsio era un ottimo magistrato, un buon padre di famiglia e un uomo solare e sicuro di sé.

Per aver rinviato a giudizio in qualità di pubblico ministero Pietro Valpreda, entrò nel mirino degli anarchici e, scovando sospette infiltrazioni neo-fasciste nel gruppo degli anarchici, riuscì inimicarsi anche il terrorismo nero, e un personaggio come Stefano delle Chiaie, in contatto con i servizi segreti. Quando fu ucciso, il magistrato stava lavorando alle indagini di una serie di sequestri di persona avvenuti nella Roma del 1975 e la sua pista portava da più parti inequivocabilmente a punti di contatto con Licio Gelli e la P2.


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