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  • I vaccini

    I vaccini

    Rivoluzione Culturale 1
    Mar 15 2021

    Questo podcast si chiama Rivoluzione Culturale. Perché Rivoluzione Culturale? Per due motivi. Il primo è che in ciascuna puntata di questo podcast andremo a trattare degli eventi (la nascita del cubismo), delle scoperte (eliocentrismo), delle invenzioni (la ruota, i vaccini) che hanno cambiato il mondo.

    L'hanno preso, l'hanno capovolto, l'hanno reso diverso, proprio come fa una rivoluzione: c'era il mondo prima della rivoluzione, poi nel mezzo c'è stata la rivoluzione, e poi c'è il mondo dopo la rivoluzione, che è completamente cambiato, irriconoscibile, tipo quando dopo una serata fuori con gli amici la mattina ti guardi allo specchio appena sveglio: "O chi è questo?"

    Ecco, così è il mondo dopo la rivoluzione. Solo che qui non parliamo di rivoluzioni armate, ma di rivoluzioni intellettuali, di rivoluzioni, appunto, culturali, cioè del modo di pensare, della conoscenza, della scienza, della tecnica, dell'arte. Il secondo motivo per cui questo podcast si chiama così è che, nel mio piccolo, io sogno che pian piano la gente, e soprattutto i ragazzi, i più giovani, cambino il modo in cui guardano alla cultura.

    Avere voglia di studiare, essere curiosi, coltivare la cultura devono diventare cose di cui andare fieri, e non cose di cui quasi ci si vergogna. Ecco, perché anche se non sembra, questa sarebbe un'altra piccola grande rivoluzione. Una rivoluzione culturale, per l'appunto.

    I vaccini

    Sapete qual è il video italiano più visto di sempre su YouTube? Il Pulcino Pio. Come è possibile? Perché in qualche modo è diventato virale, ovvero, come accade per un virus durante una pandemia, si è diffuso senza controllo arrivando a tantissime persone.

    Ora se a diffondersi è un video musicale poco male, ma quando è, appunto, un virus come il vaiolo, le conseguenze possono essere molto gravi. Come si può fermare l'avanzata di un virus? È la stessa cosa che si chiedeva un giovane dottore Britannico di nome Edward Jenner nella seconda metà del diciottesimo secolo.

    E per fortuna di tutta l'umanità, a quella domanda Jenner riuscì anche a rispondere, notando che chi si ammalava di vaiolo bovino (una forma attenuata di vaiolo umano) non si ammalava poi del vaiolo umano.

    Il risultato di questa intuizione? La scoperta del primo vaccino, che ha portato all'eradicazione di una malattia come il vaiolo che nel corso della storia ha ucciso e sfigurato centinaia di milioni di persone.

    Serie podcast di Lorenzo Baglioni e Michele Baglioni. Prodotta da Frame in esclusiva per Audible Original.

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    45 min
  • Il cubismo

    Il cubismo

    Rivoluzione Culturale 2
    Mar 16 2021

    Questo podcast si chiama Rivoluzione Culturale. Perché Rivoluzione Culturale? Per due motivi. Il primo è che in ciascuna puntata di questo podcast andremo a trattare degli eventi (la nascita del cubismo), delle scoperte (eliocentrismo), delle invenzioni (la ruota, i vaccini) che hanno cambiato il mondo.

    L'hanno preso, l'hanno capovolto, l'hanno reso diverso, proprio come fa una rivoluzione: c'era il mondo prima della rivoluzione, poi nel mezzo c'è stata la rivoluzione, e poi c'è il mondo dopo la rivoluzione, che è completamente cambiato, irriconoscibile, tipo quando dopo una serata fuori con gli amici la mattina ti guardi allo specchio appena sveglio: "O chi è questo?"

    Ecco, così è il mondo dopo la rivoluzione. Solo che qui non parliamo di rivoluzioni armate, ma di rivoluzioni intellettuali, di rivoluzioni, appunto, culturali, cioè del modo di pensare, della conoscenza, della scienza, della tecnica, dell'arte. Il secondo motivo per cui questo podcast si chiama così è che, nel mio piccolo, io sogno che pian piano la gente, e soprattutto i ragazzi, i più giovani, cambino il modo in cui guardano alla cultura.

    Avere voglia di studiare, essere curiosi, coltivare la cultura devono diventare cose di cui andare fieri, e non cose di cui quasi ci si vergogna. Ecco, perché anche se non sembra, questa sarebbe un'altra piccola grande rivoluzione. Una rivoluzione culturale, per l'appunto.

    Il cubismo

    Il furto più famoso della storia dell'arte è senza alcuna ombra di dubbio quello della Gioconda di Leonardo da Vinci nel 1911. È singolare che inizialmente tra gli indagati ci fosse un certo Pablo Picasso.

    Singolare perché, se è vero che Picasso non ha rubato fisicamente la Gioconda, è vero anche che ha fatto sparire per sempre l'idea che l'unico modo di fare arte fosse quello dell'arte prima di lui, di cui la Gioconda è il simbolo più potente e importante.

    Si racconta così una delle avanguardie più interessanti del ‘900, quella del cubismo, che stravolse per sempre l'arte mimetica, ovvero l'arte figurativa che si reggeva sulle secolari regole della prospettiva e dell'anatomia. E perché tutto questo?

    Perché nel diciannovesimo secolo era arrivato un pittore che era decisamente il più bravo di tutti, la fotografia. La fotografia produceva "quadri" perfetti, impeccabili: quel che vedeva l'occhio umano... zac! La fo-tografia restituiva. Identico. E quindi, fine dei giochi: non valeva più la pena di dipingere. Non c'era più gara.

    A meno che non si capisse che non era detto che fosse necessario riportare su tela esattamente ciò che l'occhio vedeva. Anzi forse era addirittura più interessante provare a raccontare ciò che l'occhio non riusciva a vedere...

    E lo sviluppo e la diffusione della fotografia sono stati certamente fra gli elementi che portarono un giovane Picasso a cercare un altro modo di fare arte, tentando di ritrarre la realtà come veramente è, non come tutti noi quotidianamente la vediamo impressa nelle nostre retine. Una vera rivoluzione per quegli anni.

    Serie podcast di Lorenzo Baglioni e Michele Baglioni. Prodotta da Frame in esclusiva per Audible Original.

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    46 min
  • L'eliocentrismo

    L'eliocentrismo

    Rivoluzione Culturale 3
    Mar 17 2021

    Questo podcast si chiama Rivoluzione Culturale. Perché Rivoluzione Culturale? Per due motivi. Il primo è che in ciascuna puntata di questo podcast andremo a trattare degli eventi (la nascita del cubismo), delle scoperte (eliocentrismo), delle invenzioni (la ruota, i vaccini) che hanno cambiato il mondo.

    L'hanno preso, l'hanno capovolto, l'hanno reso diverso, proprio come fa una rivoluzione: c'era il mondo prima della rivoluzione, poi nel mezzo c'è stata la rivoluzione, e poi c'è il mondo dopo la rivoluzione, che è completamente cambiato, irriconoscibile, tipo quando dopo una serata fuori con gli amici la mattina ti guardi allo specchio appena sveglio: "O chi è questo?"

    Ecco, così è il mondo dopo la rivoluzione. Solo che qui non parliamo di rivoluzioni armate, ma di rivoluzioni intellettuali, di rivoluzioni, appunto, culturali, cioè del modo di pensare, della conoscenza, della scienza, della tecnica, dell'arte. Il secondo motivo per cui questo podcast si chiama così è che, nel mio piccolo, io sogno che pian piano la gente, e soprattutto i ragazzi, i più giovani, cambino il modo in cui guardano alla cultura.

    Avere voglia di studiare, essere curiosi, coltivare la cultura devono diventare cose di cui andare fieri, e non cose di cui quasi ci si vergogna. Ecco, perché anche se non sembra, questa sarebbe un'altra piccola grande rivoluzione. Una rivoluzione culturale, per l'appunto.

    L'eliocentrismo

    Papa Giovanni Paolo II è stato un pontefice amatissimo. Tra le tante cose ne ha fatta una rivoluzionaria. Ha chiesto scusa, a nome della Chiesa Cattolica, a Galileo Galilei, il celebre scienziato che fu condannato per eresia da un tribunale di cardinali.

    Cosa aveva fatto Galileo per essere ritenuto "veementemente sospetto d'eresia"? Aveva creduto alle dottrine di un certo Nicolò Copernico, che sosteneva che la Terra non era al centro di tutto, come scritto nelle Sacre Scritture, bensì ruotava attorno al Sole, unico vero centro dell'Universo. 

    La storia della conquista della teoria eliocentrica è un viaggio straordinario durato secoli, che ha rivoluzionato il corso dell'umanità in modo irreversibile: senza Copernico, forse Keplero non avrebbe formulato le sue leggi.

    Senza le leggi di Keplero, Newton forse non avrebbe avuto un appoggio su cui basare la sua legge sulla gravitazione universale. E senza quella legge e quelle conoscenze, l'Apollo 11 nel 1969 non avrebbe mai toccato la superficie della Luna.

    E noi non avremmo mai visto le foto incredibili della Terra vista dallo spazio, da lontano, in una prospettiva completamente diversa: un piccolo pianeta in uno spazio cosmico sterminato. E il cambio di prospettiva del sistema copernicano, dato dal pensare che la Terra non è che uno dei tanti pianeti che girano intorno al Sole è di una portata tale che noi, per quanto ci sforziamo, non riusciremo mai a comprenderla.

    Perché per noi, che siamo venuti 500 anni dopo Copernico, e che siamo cresciuti con questa visione dell'Universo, non è un problema accettare che nel disegno del Cosmo contiamo pochissimo, ma per la gente del 1600 e soprattutto per la Chiesa del 1600 era un qualcosa di inaccettabile.

    Serie podcast di Lorenzo Baglioni e Michele Baglioni. Prodotta da Frame in esclusiva per Audible Original.

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    43 min
  • La ruota

    La ruota

    Rivoluzione Culturale 4
    Mar 18 2021

    Questo podcast si chiama Rivoluzione Culturale. Perché Rivoluzione Culturale? Per due motivi. Il primo è che in ciascuna puntata di questo podcast andremo a trattare degli eventi (la nascita del cubismo), delle scoperte (eliocentrismo), delle invenzioni (la ruota, i vaccini) che hanno cambiato il mondo.

    L'hanno preso, l'hanno capovolto, l'hanno reso diverso, proprio come fa una rivoluzione: c'era il mondo prima della rivoluzione, poi nel mezzo c'è stata la rivoluzione, e poi c'è il mondo dopo la rivoluzione, che è completamente cambiato, irriconoscibile, tipo quando dopo una serata fuori con gli amici la mattina ti guardi allo specchio appena sveglio: "O chi è questo?"

    Ecco, così è il mondo dopo la rivoluzione. Solo che qui non parliamo di rivoluzioni armate, ma di rivoluzioni intellettuali, di rivoluzioni, appunto, culturali, cioè del modo di pensare, della conoscenza, della scienza, della tecnica, dell'arte. Il secondo motivo per cui questo podcast si chiama così è che, nel mio piccolo, io sogno che pian piano la gente, e soprattutto i ragazzi, i più giovani, cambino il modo in cui guardano alla cultura.

    Avere voglia di studiare, essere curiosi, coltivare la cultura devono diventare cose di cui andare fieri, e non cose di cui quasi ci si vergogna. Ecco, perché anche se non sembra, questa sarebbe un'altra piccola grande rivoluzione. Una rivoluzione culturale, per l'appunto.

    La ruota

    La ruota, lo sappiamo tutti, è stata inventata dai sumeri. Ma forse l'idea è stata rubata a chi per primo in natura aveva capito che far rotolare qualcosa di molto pesante è estremamente più conveniente che farlo strisciare: lo scarabeo stercorario. Avete presente?

    È quell'animaletto che sposta enormi (rispetto alle sue dimensioni) palle di sterco per lunghi tragitti. Non a caso questo animale è stato venerato e considerato sacro dagli antichi Egizi.

    Sì, perché l'intuizione dello scarabeo stercorario, da cui è nata la ruota dei Sumeri ha modificato per sempre il mondo dei trasporti, anche se un comico statunitense, Sid Caesar, ha provato a togliere romanticismo a questa invenzione straordinaria con la battuta "Quello che ha inventato la ruota era un idiota. È quello che ha inventato le altre tre che era un genio". Insomma, l'invenzione della ruota è un viaggio stupefacente tra bizzarre usanze neolitiche, palline di sterco, e un numero dalle infinite cifre, le cui prime tre cifre sono note a tutti: 3,14.

    Serie podcast di Lorenzo Baglioni e Michele Baglioni. Prodotta da Frame in esclusiva per Audible Original.

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    42 min
  • La stampa

    La stampa

    Rivoluzione Culturale 5
    Mar 19 2021

    Questo podcast si chiama Rivoluzione Culturale. Perché Rivoluzione Culturale? Per due motivi. Il primo è che in ciascuna puntata di questo podcast andremo a trattare degli eventi (la nascita del cubismo), delle scoperte (eliocentrismo), delle invenzioni (la ruota, i vaccini) che hanno cambiato il mondo.

    L'hanno preso, l'hanno capovolto, l'hanno reso diverso, proprio come fa una rivoluzione: c'era il mondo prima della rivoluzione, poi nel mezzo c'è stata la rivoluzione, e poi c'è il mondo dopo la rivoluzione, che è completamente cambiato, irriconoscibile, tipo quando dopo una serata fuori con gli amici la mattina ti guardi allo specchio appena sveglio: "O chi è questo?"

    Ecco, così è il mondo dopo la rivoluzione. Solo che qui non parliamo di rivoluzioni armate, ma di rivoluzioni intellettuali, di rivoluzioni, appunto, culturali, cioè del modo di pensare, della conoscenza, della scienza, della tecnica, dell'arte. Il secondo motivo per cui questo podcast si chiama così è che, nel mio piccolo, io sogno che pian piano la gente, e soprattutto i ragazzi, i più giovani, cambino il modo in cui guardano alla cultura.

    Avere voglia di studiare, essere curiosi, coltivare la cultura devono diventare cose di cui andare fieri, e non cose di cui quasi ci si vergogna. Ecco, perché anche se non sembra, questa sarebbe un'altra piccola grande rivoluzione. Una rivoluzione culturale, per l'appunto.

    La stampa

    Lo sapete qual è il videogioco di maggior successo della storia? Tetris, un gioco a cui tutti hanno giocato almeno una volta nella vita. Milioni, centinaia di milioni di persone hanno acquistato una copia di questo semplice quanto geniale videogioco.

    Per la gioia del suo inventore, che sarà diventato ricchissimo, direte voi. E invece no, perché Alexey Pajitnov, programmatore russo, non lo brevettò. E questa storia richiama da molto vicino un'altra storia, in cui il protagonista non vide mai i frutti economici della propria rivoluzionaria invenzione.

    C'è stato un momento della storia dell'umanità in cui la diffusione della cultura e della conoscenza ha decisamente cambiato marcia, un momento in cui ha ingranato il turbo. Quel momento è l'invenzione della stampa a caratteri mobili.

    E a quell'invenzione tutti associamo un nome: Johannes Gutenberg. In realtà, come spesso accade, in oriente si usava già una tecnica di stampa simile, ma fu proprio Gutenberg a migliorare la tecnologia disponibile e a inaugurare il primo laboratorio di stampa a caratteri mobili in occidente.

    Il primo libro stampato con la nuova tecnica fu ovviamente il best seller di tutti i tempi, la Bibbia. Ma a questa, in pochi anni seguirono centinaia, migliaia, milioni di altri libri, di tutti i tipi. Un'invenzione geniale, un'iniziativa imprenditoriale che avrebbe reso ricco chiunque.

    Chiunque, tranne Gutenberg, che, proprio come Alexey Pajitnov, non brevettò mai la sua idea ed ebbe come unico riconoscimento la gloria di un nome ricordato per sempre sui libri di storia.

    Serie podcast di Lorenzo Baglioni e Michele Baglioni. Prodotta da Frame in esclusiva per Audible Original.

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    51 min