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Resto qui
- Letto da: Viola Graziosi
- Durata: 4 ore e 48 min
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Sintesi dell'editore
L'acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago. Sul fondale si trovano i resti del paese di Curon. Siamo in Sudtirolo, terra di confini e di lacerazioni: un posto in cui nemmeno la lingua materna è qualcosa che ti appartiene fino in fondo. Quando Mussolini mette al bando il tedesco e perfino i nomi sulle lapidi vengono cambiati, allora, per non perdere la propria identità, non resta che provare a raccontare.
Trina è una giovane madre che alla ferita della collettività somma la propria: invoca di continuo il nome della figlia, scomparsa senza lasciare traccia. Da allora non ha mai smesso di aspettarla, di scriverle, nella speranza che le parole gliela possano restituire. Finché la guerra viene a bussare alla porta di casa, e Trina segue il marito disertore sulle montagne, dove entrambi imparano a convivere con la morte.
Poi il lungo dopoguerra, che non porta nessuna pace. E così, mentre il lettore segue la storia di questa famiglia e vorrebbe tendere la mano a Trina, all'improvviso si ritrova precipitato a osservare, un giorno dopo l'altro, la costruzione della diga che inonderà le case e le strade, i dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine. Una storia civile e attualissima, che cattura fin dalla prima pagina.
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Cosa pensano gli ascoltatori di Resto qui
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Generale
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Lettura
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Storia
- Giovanna Degaudenz
- 08/09/2018
Favoloso
Bellissimo. Letto in maniera magistrale da una grande Viola Graziosi. Sono di Bolzano, nata a Bolzano, vissuta a Bolzano ma questa storia nessuno me l'aveva mai raccontata. 😱
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22 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cristina
- 29/09/2018
Resto qui
Bellissimo davvero. Non sapevo niente di quanto è successo in quelle terre, di come la gente che le abitava sia stata sradicata dalle proprie radici. È stato illuminante
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21 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Lettura
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Storia
- B.M.
- 10/01/2019
Vale la pena ma non totalmente convincente.
Storia interessante, raccontata con uno stile asciutto, non molto profondo dal punto di vista psicologico ma denso e ispirato quasi per tutto il racconto. Sul finale l’ho trovato eccessivamente carico di drammaticità. Interpretazione funzionalmente monotona e inespressiva, anch’essa troppo enfatica e drammatica verso la finale. Vale comunque la pena visto che si tratta di un pezzo di storia italiana, raccontata da un punto di vista poco conosciuto.
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Generale
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Lettura
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Storia
- marco
- 10/12/2018
Tutti dovrebbero leggerlo.
Un libro che dovrebbe essere obbligatorio nel programma scolastico di scuola media e superiore . Ti fa vedere e capire la storia come mai prima. Consiglio a tutti di leggerlo, amore, storia, passione, guerra, fede, diritti, odio, felicità, tristezza, amicizia, ecc. tutto. Stupendo. Grazie di averlo scritto.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Paxi
- 15/09/2018
La prima parte inutile
Sono molto delusa. Delusa dal fatto che ormai tanti libri osannati siano composti da 2/3 raccontini insignificanti .Come se gli autori non fossero in grado di creare un'opera unica...La prima parte del libro è inutile, dopo aver letto la Ciociara, i libri sullo stesso tema mi sembrano veramente slavati, la seconda poteva essere più interessante, e poteva diventare un lavoro dignitoso, ma è trattata al volo, appunto come un aneddoto. I personaggi sono solo abbozzati, la scrittura è scolastica, ma corretta. Due stelle per la potenzialità e per la lettura. La Graziosi è molto brava, ma leggere Erich come Irisch è una variante locale o è una confusione di tedesco è inglese?
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8 persone l'hanno trovata utile
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cristiano Vampa
- 06/12/2018
Un invito al rispetto della Montagna
Non ho mai visto dal vivo il lago di Resia e quel campanile che esce dall'acqua. Se un giorno lo vedrò, non potrò non pensare alla sua storia.
Il libro è molto bello. La narrazione è coinvolgente, in un susseguirsi di eventi che fanno pensare a quanto dura possa essere a volte la vita.
Trina guarda sempre avanti, nonostante tutto. In lei c'è sempre speranza, magari a volte un po' più indebolita, ma pronta a riaffiorare.
Belle le descrizioni della montagna, dei boschi, dei sentieri, della neve.
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6 persone l'hanno trovata utile
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Generale
- Il moscerino mannaro
- 16/01/2019
sni
storia interessante ma non altrettanto lo stile. Inoltre non mi ha entusiasmata la lettrice. so che molti osannato questo libro ma io l'ho trovato a tratti banale. Non mi ha appassionata e se non fosse stato un audiolibro probabilmente avrei interrotto la lettura.
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Generale
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Lettura
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Storia
- arihoney
- 27/11/2018
Bello, bello, bello
RESTO QUI è un libro assolutamente ben scritto che colpisce per due aspetti fondamentali. Il primo è la sensibilità. Come può un uomo identificarsi così profondamente nel ruolo di madre? Eppure Marco Balzano sembra riuscirci. La storia è scritta in prima persona da Trina, la protagonista, che in una forma ibrida tra lettera e diario, dialoga con la sua figlia scomparsa, raccontandole la storia della sua vita e del suo paese, Curon, attraverso gli eventi del XX secolo.
La seconda è la Storia. L'autore rivela un angolo di storia Italiana tendenzialmente ignorata dai libri di scuola e dalla letteratura in generale, ovvero la seconda guerra mondiale vissuta dal popolo sud Tirolese, emarginato dai Tedeschi e schiacciato dai Fascisti. Il libro mi ha stupito, permettendomi di scoprire una parte del nostro passato che ignoravo totalmente.
Sono contenta di aver ascoltato questo libro, mi ha dato tanto e mi sento di essere cresciuta ancora un po'.
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Generale
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Lettura
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Storia
- ledda Maria Cristina
- 17/09/2018
Un salto nel passato del secolo scorso
Bellissimo sia il libro che l'ascolto. Consigliatissimo. Storia di altri tempi commovente e drammatica. Ottima l'interpretazione
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Generale
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Lettura
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Storia
- Dadeskala
- 25/02/2019
Piacevole, scritto con mestiere
Ambientato in un piccolo paese del sud tirolo, il romanzo attraversa gli anni del secondo conflitto mondiale e quelli del successivo dopoguerra. Il punto di vista è quello degli abitanti di quel piccolo centro dove il tempo si era fermato ad un'età ancestrale ma che improvvisamente si ritrova catapultato nelle follie della storia moderna : l'imposizione della lingua italiana da parte dei fascisti, le ingenue speranze riposte nel nazismo di Hitler, il progresso forzatamente imposto dagli ingegneri della nuova diga che vogliono deviare il corso dei fiumi e sommergere le case...
Scritto con un certo mestiere che poco suggerisce di nuovo, è comunque un libro piacevole che ogni tanto offre anche bellissime immagini e momenti molto intensi.
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