Qualcosa, là fuori copertina

Qualcosa, là fuori

Anteprima

Ascolta ora gratuitamente con il tuo abbonamento Audible

Iscriviti ora
Dopo 30 giorni (60 per i membri Prime), 9,99 €/mese. Puoi cancellare ogni mese
Ascolta senza limiti migliaia di audiolibri, podcast e serie originali
Disponibile su ogni dispositivo, anche senza connessione
9,99 € al mese. Puoi cancellare ogni mese.

Qualcosa, là fuori

Di: Bruno Arpaia
Letto da: Dario Sansalone
Iscriviti ora

Dopo 30 giorni (60 per i membri Prime), 9,99 €/mese. Cancella quando vuoi.

Acquista ora a 8,95 €

Acquista ora a 8,95 €

A proposito di questo titolo

Dall'autore di l'energia del vuoto, il racconto profetico di una possibile catastrofe.

Pianure screpolate, argini di fango secco, fiumi aridi, polvere giallastra, case e capannoni abbandonati: in un'Europa prossima ventura, devastata dai mutamenti climatici, decine di migliaia di "migranti ambientali" sono in marcia per raggiungere la Scandinavia, diventata, insieme alle altre nazioni attorno al circolo polare artico, il territorio dal clima più mite e favorevole agli insediamenti umani.

Livio Delmastro, anziano professore di neuroscienze, è uno di loro. Ha insegnato a Stanford, ha avuto una magnifica compagna, è diventato padre, ma alla fine è stato costretto a tornare in un'Italia quasi desertificata, sferzata da profondi sconvolgimenti sociali e politici, dalla corruzione, dagli scontri etnici, dalla violenza per le strade. Lì, perse la moglie e il figlio, per sedici anni si è ritrovato solo in un mondo che si sta sfaldando, senza più voglia di vivere, ma anche senza il coraggio di farla finita. Poi, come migliaia di altri, ha pagato guide ed esploratori e ora, tra sete, fame e predoni, cammina in colonna attraverso terre sterili, valli riarse e città in rovina, in un continente stravolto e irriconoscibile...

Un racconto visionario e attualissimo, che ci fa vivere le estreme conseguenze del cambiamento climatico già in atto e realizza quel "ménage à trois" fra scienza, arte e filosofia che, come sosteneva Italo Calvino, costituisce la vocazione profonda della migliore letteratura italiana.

©2016 Guanda (P)2020 Adriano Salani Editore
Europea Italiana Letteratura mondiale

I fan di questo titolo hanno amato anche...

L'ultima foresta copertina
Dopo la pioggia copertina
Una capra tibetana in giardino copertina
La vita dispari copertina
Anna copertina
Le cose copertina
L'ubicazione del bene copertina
La nostalgia che avremo di noi copertina
Dissipatio H.G. copertina
Il nesso spettrale copertina
Il nero e l'argento copertina
Invernale copertina
Amsterdam copertina
Tutto il cielo che serve copertina
Nel contagio copertina
Lascia stare la gallina copertina
Tutte le stelle
Più rilevanti
La storia prende in considerazione molto temi tipici delle distopie ( divisione del mondo tra salvati e sommersi, fine delle democrazie, corruzione). Il cambiamento climatico è il catalizzatore di tutti questi temi. Due idee, arrivata alla fine: il tempo che ci separa dallo scenario descritto da Arpaia è poco (troppo tardi per arginare i danni che abbiamo creato?); quello che ci può salvare sono ancora una volta, la speranza e la solidarietà (per questo non è mai tardi).
Stile: qualche deviazione riuscita verso un linguaggio più ‘lirico’.
Lettura: bella voce, proprio perché impostata. Al servizio del racconto.

Troppo tardi?

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.

Un libro da un futuro tetro, ma anche un libro che ci mette nei panni di qualsiasi migrante climatico (o non). Lettura cupa ma necessaria, che alla fine insegna come nella barbarie a fare la differenza siano le relazioni, l'amore, il "noi".

Angosciante ma necessario

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.

Storia avvincente che dipinge un futuro prossimo disastroso per l'umanità. Fa riflettere sui segnali del presente che potrebbero preludere alla catastrofe climatica e di conseguenza sociale. Lo stile di scrittura è talvolta un po' artificiosamente ricercato ma nell'insieme riesce a coinvolgere e a creare l'atmosfera. La lettura troppo impostata, un po' fastidiosa ma ci si abitua.

Distopia tristemente realistica

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.

i protagonisti di questa storia potremmo essere noi tra qualche anno. Profughi climatici e clandestini in terre oggi amiche

Un futuro più vicino di quanto si possa pensare

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.

Il tema è interessante e attuale. La storia è abbastanza scorrevole anche se prevedibile.
Il punto di vista dell’autore segue le teorie scientifiche evoluzionistiche e critica le religioni in generale che sarebbero la causa delle scelte sbagliate dei governi nel far fronte ai cambiamenti climatici.
A mio parere manca nell’incitare il lettore a un cambiamento. La conclusione a cui giungo dopo aver letto questo libro è che nulla potrà cambiare il futuro. Per dirla con i termini dell’apostolo Paolo, se nulla di ciò che facciamo potrà portare a cambiamenti positivi per il futuro: “mangiamo e beviamo, tanto domani morremo”

Cambiamenti climatici

Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.

Vedi altre recensioni