
Prove generali per la fine del mondo
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Letto da:
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Claudio Zucca
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Di:
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Claudio Zucca
A proposito di questo titolo
Una notte in una città spenta, illuminata dai neon, che crea un paesaggio quasi surreale. Un uomo cammina tra le strade, invisibile e silenzioso, con un’apparenza ordinaria che cela un significato straordinario: è Dio. Non il Dio maestoso e onnipotente delle religioni, ma un "dio delle piccole cose," legato ai desideri e ai bisogni insignificanti degli uomini, come trovare un oggetto smarrito o vivere piccole soddisfazioni.
Attraverso questa figura, il racconto riflette sull’umanità e sulla sua indifferenza, meschinità e incapacità di cogliere il bello nei dettagli. Questo Dio cammina per osservare, giudicare e forse decidere se porre fine a tutto. Tuttavia, invece di un’apocalisse grandiosa, il Dio offre un istante di verità: un secondo in cui ogni essere umano comprende il proprio ruolo e le proprie colpe, prima che tutto torni al normale vuoto.
Infine, con una frase enigmatica – "scusate il disagio, stiamo ancora facendo le prove" – si chiude il capitolo, lasciando spazio a una riflessione amara sul senso della vita e sulla responsabilità collettiva. In questa notte, succederanno molte altre cose. Storia per storia, andremo a scoprire chi sono i nostri abitanti della notte... o anche del giorno. In fondo, con la luce artificiale, non c'è più differenza...