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Persone normali
- Letto da: Silvia Siravo
- Durata: 8 ore e 5 min
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Sintesi dell'editore
Connell e Marianne frequentano la stessa scuola di Carricklea, un piccolo centro dell'Irlanda rurale appena fuori Sligo. A parte questo, non hanno niente in comune. Lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell'amore e del rispetto. Lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d'altri (quella della madre di Marianne). Nell'inventario di vantaggi e svantaggi, l'inferiorità economica di Connell è bilanciata sul piano sociale.
Lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre Marianne, che nella pausa pranzo legge da sola Proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti. Se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. Ma Connell e Marianne sono "come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l'una vicino all'altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili": nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé. Certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso Trinity College cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari.
Perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto Connell quanto Marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. In un modo o nell'altro entrambi aspirano alla normalità, Connell per un'innata benché riprovevole pulsione di conformità, Marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all'autodistruttività.
C'è Jane Austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l'omonimia di Marianne con l'eroina del suo romanzo più celebre ne è un indizio. Per anni Marianne e Connell si ruotano intorno "come pattinatori di figura", rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d'amore.
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Storia

- Vanessa C.
- 12/09/2023
moderno
moderno ma al tempo stesso senza tempo come lo sono i sentimenti e le emozioni
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Storia

- Eleonora
- 08/08/2023
Libro molto bello lettura pessima
Pessima lettura meccanica, fredda, ripetitiva. Il libro ciononostante mi ha preso subito e la storia contorta dei protagonisti mi ha appassionato fino all’ultima pagina.
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- carlo
- 07/07/2023
Romanzo di formazione
Pagina dopo pagina questi due personaggi ci conquistano, tanto che quando il romanzo finisce capiamo che ci mancano già
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Storia

- Fabiano
- 30/06/2023
Profondo, delicato e allo stesso tempo disturbante
Andrò controcorrente ma io l’ho apprezzato molto, sia dal punto di vista narrativo (che posso capire soffra di qualche lentezza e ripetizione, ma rimane coinvolgente) sia da quello della interpretazione. La lettura non mi è sembrata affatto robotica (come leggo in alcuni commenti), un filo ironica, forse distaccata, ma scorrevole e ben studiata.
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- Socor
- 05/06/2023
Sorprendentemente ho apprezzato di più la serie tv
Ho ascoltato l'audiolibro sull'entusiasmo per i primi episodi della serie tv.
per la prima volta ho preferito la trasposizione televisiva al libro. Non mi ha coinvolto, i personaggi mi sono sembrati estremi e un po' troppo macchiette.
Forse lo apprezzerà di più mia nipote adolescente.
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- matilda
- 11/05/2023
Bello
Mi è piaciuto tanto. Sinceramente non mi aspettavo di soffrire cosi. è il primo libro di questa autrice e mi e piaciuto il suo stile. Complimenti alla voce narrante.
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- Valentina Nicoletti
- 10/05/2023
Meglio ascoltato che letto
Ho provato a leggere Persone Normali sia in originale, sia in traduzione, ma lo stile di Rooney privo di punteggiatura nei dialoghi mi ha fatto desistere dal leggerlo. L'audiolibro, invece, l'ho trovato molto bello e devo dire che me lo ha fatto apprezzare.
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- CC
- 01/05/2023
Leggero
La trama è semplice, un po' più complessa rispetto a "Dove sei, mondo bello", della stessa autrice, ma che trova i suoi punti forte nelle descrizioni degli stati d'animo dei due protagonisti più che nelle vicende in sé.
I personaggi sono interessanti, i dialoghi ben strutturati e ritmati, e anche le parti più noiose scorrono bene, col risultato che l'ascolto non è mai pesante.
La lettura, come nell'altra opera sopra menzionata, è traballante: si alternano momenti in cui la lettrice azzecca perfettamente ritmo e intonazione, ad altri di una piattezza disarmante. Da segnalare le continue pause completamente casuali all'interno di una frase, come a enfatizzare una parola che, considerato il contesto, non ha in realtà bisogno di alcuna enfasi nonché alcuni errori di pronuncia di vocaboli stranieri ("stage" inteso come "tirocinio" si pronuncia alla francese, non steig, che ha tutt'altro significato).
Nel complesso, buona lettura: niente di eccezionale, soprattutto per lettori dai 25 anni in su, ma ottimo per chi cerca una storia scorrevole e senza grandi pretese.
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Storia

- Utente anonimo
- 28/04/2023
Ascolto gradevole, preferita anche alla lettura
La storia è particolare, mi è piaciuta ma non entusiasmato.
La lettrice a me è piaciuta molto, ascoltarla mi ha aiutato a comprendere i dialoghi molto meglio rispetto alla lettura del testo.
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Storia

- Noemi P.
- 03/04/2023
lettura: un grande no
il libro è un buon passatempo, nulla di troppo pesante o memorabile. Estremamente rovinato dalla lettura meccanica e con pause a caso.
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