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Perché la Poesia
- Perché 16
- Letto da: Giorgio Conte, Lucilla Conte
- Durata: 24 min
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Sintesi dell'editore
Dal 6 Aprile ogni giorno un nuovo episodio dei Perchè:
- 06.04.2020 - Alessandro Barbero, Perché la Storia,
- 07.04.2020 - Federico Fubini, Perché l'Economia,
- 08.04.2020 - Massimo Recalcati,Perché la Psicoanalisi,
- 09.04.2020 - Maurizio Ferraris, Perché la Tecnologia,
- 10.04.2020 - Luca De Biase, Perché il Lavoro,
- 11.04.2020 - Severino Salvemini, Perché il Management,
- 12.04.2020 - Monica Guerritore, Perché il Teatro,
- 13.04.2020 - Massimo Cacciari, Perché la Filosofia,
- 14.04.2020 - Piergiorgio Odifreddi, Perché la Logica,
- 15.04.2020 - Maurizio Bettini, Perché il Mito,
- 16.04.2020 - Stefano Massini, Perché il Racconto,
- 17.04.2020 - Alessandro Piperno, Perché il Romanzo,
- 18.04.2020 - Massimo Montanari, Perché la Cucina,
- 19.04.2020 - Paolo Crepet, Perché la Diversità,
- 20.04.2020 - Guido Barbujani, Perché la Razza,
- 21.04.2020 - Giorgio Conte, Lucilla Conte, Perché la Poesia,
- 22.04.2020 - Mario Tozzi, Perché la Terra,
- 23.04.2020 - Gustavo Zagrebelsky, Perché il Diritto,
- 24.04.2020 - Marco Tullio Giordana, Perché il Cinema,
- 25.04.2020 - Gherardo Colombo, Perché la Costituzione.
Della poesia, da sola, o in forma di canzone, non possiamo fare a meno. Anche dopo che i poeti se ne sono andati, le loro poesie continuano a vivere e corrono per le strade. Poeti laureati, cantautori, poeti del web, adolescenti che scrivono sul proprio diario, writer. L’urgenza comunicativa che la poesia esprime non ammette limiti o costrizioni. Accetta lo sbaglio, la storpiatura, il funambolismo. La poesia è come il circo: bello e disturbante, fatto di ballerine luccicanti e di orridi pagliacci, animali in cattività e funamboli.
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Storia
- Giulia Vertua
- 09/07/2020
Asma e vuoto
“Non so se sono riuscito a rispondere alla domanda... ma poi si tratta di una domanda? Forse no”. Queste parole racchiudono il vuoto di un podcast che dovrebbe essere una lezione ma di fatto è un misto fra le citazioni preferite dell’autore ed una serie di parole vuote (“emozioni altissime” e simili). Forse anziché un (sedicente) artista era il caso di chiamare qualcuno veramente esperto di poesia. Infine mi chiedo come un (sedicente?) cantautore sia così incapace di parlare al microfono senza ansimare.
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