L'ultima poesia
Impossibile aggiungere al carrello
Rimozione dalla Lista desideri non riuscita.
Non è stato possibile aggiungere il titolo alla Libreria
Non è stato possibile seguire il Podcast
Esecuzione del comando Non seguire più non riuscita
Ascolta ora a 0,99 €/mese per 3 mesi con il tuo abbonamento Audible.
Acquista ora a 4,95 €
-
Letto da:
-
Anna Charlotte Barbera
A proposito di questo titolo
La protagonista di questo seducente romanzo se ne è andata di casa a 17 anni. Ora che ne ha 25, lavora come intrattenitrice nel quartiere notturno di Tokyo. La madre, con cui non ha rapporti da tempo e che è gravemente malata, si presenta all’improvviso alla sua porta con il desiderio di rimanere da lei per un po’ di tempo e comporre così la sua ultima poesia. Ma un giorno collassa e viene portata in ospedale dove i dottori le danno pochi giorni di vita. Oltre a prendersi cura della madre, la nostra protagonista deve affrontare il lutto per la sua cara amica Eri, una sex worker che si è suicidata da poco. Con la fine sempre più vicina, madre e figlia riusciranno a relazionarsi e a trovare un punto di incontro? Qual è il segreto dietro ai segni di bruciature sul braccio della figlia? E chi è l’uomo misterioso che fa visita alla madre?
Una storia toccante, una Tokyo sconosciuta e ammaliante, una ragazza alle prese con sfide più grandi di lei, uno spaccato inedito della cultura e della vita giapponese.
©2024 Gruppo Editoriale Fanucci S.r.l. (P)2025 Audible GmbHUn’esistenza anestetizzata, dove le emozioni sembrano svanite, come se fossero state spente una a una.
Ci si sente vecchi a poco più di vent’anni, svuotati, stanchi prima ancora di aver vissuto davvero.
Alcol e droghe non sono piaceri, ma strumenti per stordirsi, per non sentire.
Il corpo, venduto da giovanissima, diventa l’unico mezzo per sopravvivere, in un appartamento claustrofobico, disadorno, in una vita che non offre vie d’uscita.
La morte è una presenza costante, un pensiero che accompagna ogni gesto.
Il suicidio non è un evento, ma un desiderio silenzioso che si manifesta nella perdita dell’amica, giovane e fragile.
La sensazione di un’esistenza fatta di nulla.
Un vuoto che non si riempie, una speranza che non arriva mai.
Del Giappone viene spesso dipinta un’immagine idilliaca: templi, ciliegi in fiore, armonia, tradizione bellezza, gatti che parlano e sale da tè magiche…
Ma nei romanzi contemporanei - veri - questa visione si sgretola con grande potenza.
Questo libro, in particolare, è crudo e tagliente, non risparmia nulla.
L’immagine della madre morente, col pigiama giallo a fiori e le braccia non più grosse di tre dita della mano della figlia, offre uno scenario di estremo abbandono, che non lascia spazio a illusioni, è totalmente senza redenzione.
L’ultima poesia - quella che la madre lascia nelle ultime righe del libro, - è bella. È un tentativo ultimo di dare un senso alle cose, di lasciare una traccia.
Ma una poesia che arriva dopo una morte non è in grado di consolare.
Resta lì, come un fiore su una tomba: fragile, tardivo, impotente, pronto a sfiorire.
Fiori sfioriti
Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.
Un addio sussurrato, un'eco nel cuore
Si è verificato un problema. Riprova tra qualche minuto.