Questo racconto, tratto "Dalle memorie di un uomo irascibile", che Anton Cechov scrisse il 15 novembre del 1886, ci mostra che, allora come oggi, si può essere delle persone considerate importanti al lavoro e succubi di parenti e amici in casa, oppure, al contrario, essere sovrastimati tra le mura domestiche, anche facendo un lavoro mediocre...
Un cocchiere non può sfogare con nessuno il dolore per la morte del figlio. Una storia dominata dalla coscienza della morte, dal senso della vita, dal silenzio delle cose e delle persone, da un'inerzia esistenziale riscattata solo da pochi fiochi barlumi di umanità.
Questo audiolibro è tratto da una famosa novella di Anton Cechov, che riprende il tema della vendita dell'anima al diavolo in cambio di favori e ricchezze; il racconto è condito da una buone dose di ironia, e con un finale a sorpresa.
Il punto esclamativo, noto anche in passato come "punto ammirativo", si colloca nei rimproveri, nelle esclamazioni e nelle espressioni di entusiasmo, di sdegno, di gioia, di collera e di altri sentimenti. Nel 1885 Anton Cechov scrisse il divertentissimo racconto intitolato “Il punto esclamativo”. In questa lieve parodia dei racconti natalizi, il segretario Perekladin trascorre una notte di Natale agitata e insonne, proprio per colpa di questo segno di punteggiatura..
Anton Cechov (1860-1904), scrittore e medico russo, parla così della sua infanzia: "Mio padre cominciò a educarmi, o più semplicemente a picchiarmi, quando non avevo ancora cinque anni. Ogni mattina, al risveglio, il primo pensiero era: oggi sarò picchiato?... Sono stato allevato nella religione, ho cantato nel coro, ho letto gli Apostoli e i salmi in chiesa, ho assistito regolarmente ai mattutini, ho persino aiutato a servir messa e ho suonato le campane. E qual è il risultato di tutto ciò?Non ho avuto infanzia.
La signora con il cagnolino e L'uomo nella fodera. Due storie diverse con protagonisti persone e fatti dell'ordinaria quotidianità...
Il protagonista Svietlovidov, un attore di teatro, dopo la sua serata d'onore si addormenta nel camerino. Al risveglio si accorge di essere stato dimenticato e chiuso all'interno del teatro. Lì incontra il suo suggeritore, Nikita, che vive in un camerino. I due ricordano gli anni della loro giovinezza e ripercorrono la gloriosa carriera di Svietlovidov, ormai anziano e malato, recitando brani delle opere teatrali che furono i suoi cavalli di battaglia durante una lunga carriera, che volge ormai verso un inesorabile declino.Il canto del cigno è un’audiolibro della collana LibriVivi Palco.
Un cocchiere non può sfogare con nessuno il dolore per la morte del figlio. Una storia dominata dalla coscienza della morte, dal senso della vita, dal silenzio delle cose e delle persone, da un'inerzia esistenziale riscattata solo da pochi fiochi barlumi di umanità.
Questo audiolibro è tratto da una famosa novella di Anton Cechov, che riprende il tema della vendita dell'anima al diavolo in cambio di favori e ricchezze; il racconto è condito da una buone dose di ironia, e con un finale a sorpresa.
Il punto esclamativo, noto anche in passato come "punto ammirativo", si colloca nei rimproveri, nelle esclamazioni e nelle espressioni di entusiasmo, di sdegno, di gioia, di collera e di altri sentimenti. Nel 1885 Anton Cechov scrisse il divertentissimo racconto intitolato “Il punto esclamativo”. In questa lieve parodia dei racconti natalizi, il segretario Perekladin trascorre una notte di Natale agitata e insonne, proprio per colpa di questo segno di punteggiatura..
Anton Cechov (1860-1904), scrittore e medico russo, parla così della sua infanzia: "Mio padre cominciò a educarmi, o più semplicemente a picchiarmi, quando non avevo ancora cinque anni. Ogni mattina, al risveglio, il primo pensiero era: oggi sarò picchiato?... Sono stato allevato nella religione, ho cantato nel coro, ho letto gli Apostoli e i salmi in chiesa, ho assistito regolarmente ai mattutini, ho persino aiutato a servir messa e ho suonato le campane. E qual è il risultato di tutto ciò?Non ho avuto infanzia.
La signora con il cagnolino e L'uomo nella fodera. Due storie diverse con protagonisti persone e fatti dell'ordinaria quotidianità...
Il protagonista Svietlovidov, un attore di teatro, dopo la sua serata d'onore si addormenta nel camerino. Al risveglio si accorge di essere stato dimenticato e chiuso all'interno del teatro. Lì incontra il suo suggeritore, Nikita, che vive in un camerino. I due ricordano gli anni della loro giovinezza e ripercorrono la gloriosa carriera di Svietlovidov, ormai anziano e malato, recitando brani delle opere teatrali che furono i suoi cavalli di battaglia durante una lunga carriera, che volge ormai verso un inesorabile declino.Il canto del cigno è un’audiolibro della collana LibriVivi Palco.
Uno dei più famosi racconti cechoviani in cui si narra una storia ancora attualissima: uno squallido ospedale di provincia, i matti trattati come bestie, uno strano filosofo paranoico e un dottore in crisi con la professione e con il mondo intero. L'epilogo tragi-comico è in puro stile cechoviano.
Questo racconto in due parti (il cui titolo originale era "La cedola di Mitja") fu scritto non prima del 1904, e fu pubblicato postumo nel 1911. E' stato giudicato una requisitoria contro il denaro, inteso come strumento di corruzione individuale e sociale. In realtà è molto più di questo: è la continuazione ideale del suo ultimo grande romanzo, Resurrezione, che si conclude con l'affermazione del potere di redenzione del Vangelo.
La straordinaria precarietà della vita, capace di raggelare l'animo con attimi di improvvisa angoscia per poi scaldare il cuore con folate di inattesa felicità, raccontata con incredibile ironia e delicatezza attraverso gli occhi di tre giovani donne. Letto da Rita Savagnone, voce storica, fra le altre, di Whoopi Goldberg, Elizabeth Taylor e Greta Garbo.
Questo racconto lungo, pubblicato nel 1863, si ispira al soggiorno di Tolstoj in Caucaso, come allievo ufficiale, dal 1851 al 1854. La stesura dell'opera fu tormentata e lenta, contrassegnata da frequenti blocchi dello scrittore.
I due ussari fu scritta nel 1856. Il titolo originale era "Padre e figlio" ma fu poi cambiato. Il racconto si svolge in fatti in due periodi diversi, a venti anni di distanza, in cui i due protagonisti sono padre e figlio, e con loro due generazioni a confronto; parallelamente a due personaggi femminili a confronto. Calvino osservava che i due Turbin (il più anziano probabilmente si ispirava ad un parente dell'autore) appartenevano rispettivamente alla generazione che aveva sconfitto Napoleone ai primi dell'Ottocento e a quella che nel 1848 aveva represso le rivoluzioni in Polonia e Ungheria.
Il primo atto della trilogia degli Uzeda. L'aristocrazia siciliana del IX secolo vissuta attraverso Teresa, la Madame Bovary italiana.
Siamo nella Francia della seconda metà dell’Ottocento, durante la guerra Franco-Prussiana. Tre di questi sei racconti ce la descrivono come occasione di meschinità, piccole vigliaccherie, ma anche di impensati e imprevisti patriottismi; gli altri racconti, brevi lampi dolce amari, sempre ironici sono ambientati nelle campagne francesi ma anche nella sensuale e misteriosa Africa, vista con gli occhi dei colonizzatori francesi. Cornice musicale: Paul Dukas.
Tre racconti di Italo Svevo: L’assassinio di Via Belpoggio, pub-blicato nel 1890 sotto lo pseudonimo di Ettore Somigli; Vino ge-neroso, pubblicato nel 1925 e Lo specifico del dottor Menghi, pubblicato dopo la morte dell’Autore. Musica di Kevin Mac Leod.
Trama: "La via del male", uscito per la prima volta con il titolo: "Il servo", l'autrice, suggestionata dal verismo, descrive situazioni concrete in cui far muovere personaggi autentici della sua Sardegna. Primitivi e taciturni, vicini alla natura, chiusi nelle loro credenze e tradizioni, in lotta contro un destino avverso che li piega, guidati da un amore passionale, vengono indotti al peccato.
Questo racconto, scritto nel periodo 1896-1904, e pubblicato postumo, racconta vicende in parte autobiografiche ed è ambientato nella guerra del Caucaso del 1852. Sklovskij scrisse che "Hadži-Murat è il racconto sui contadini che Tolstoj per tutta la vita desiderò scrivere"... E' stato anche ritenuto un capolavoro sconosciuto, un racconto polifonico niente affatto inferiore ai grandi romanzi da lui scritti, e la descrizione di una società cecena è quanto mai attuale e interessante.
Questo racconto, che fu scritto nel 1855, dopo Sebastopoli, fa parte del ciclo di tre racconti (ultimo è La tempesta di neve) ispirati alle violenze della guerra, descritte con spietata verità e privi di qualsiasi forma di romanticismo. In cui Tolstoj Ispirate alle violenze della guerra, queste opere sconvolgono la società russa per la spietata verità e l'assenza di qualsiasi forma di romanticismo. Fu per questo motivo chela censura russa esitò ad autorizzarne la pubblicazione.
Il romanzo venne pubblicato nel 1840 su un settimanale , e come volume nel 1842. Si compone di una carrellata di personaggi e di descrizioni dettagliate dei luoghi attraversati dalla piccola Nell e da suo nonno, nella loro fuga da Londra. Il libro alterna momenti di caratterizzazione comica dei personaggi (vi si intravedono le radici di altri successivi umoristi di lingua inglese, come Jerome e Wodehouse) a passaggi drammatici, che, tuttavia, come in tutta l’opera di Dickens, non mancano di morale.