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Lettera al mio giudice
- Letto da: Massimo Popolizio
- Durata: 6 ore e 8 min
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Sintesi dell'editore
Sullo sfondo di stazioni gocciolanti di pioggia, bar e piccoli alberghi di provincia prende corpo una storia di passione e di morte, carica d'esaltazione e angoscia. Uno dei capolavori di Georges Simenon.
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Generale
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Lettura
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Storia
- claudio t
- 09/11/2017
bel libro, molto ben letto
non avevo mai letto questo libro di Simenon, un lungo monologo del protagonista che, come da titolo, scrive una lettera al giudice che lo ha condannato, ripercorrendo tutta la sua vita.
Molto profonda l'introspezione psicologia dei personaggi
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Generale
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Lettura
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Storia
- Utente anonimo
- 11/10/2022
incredibile
è incredibile come Simenon riesca a portare alla luce le fragilità umane in tutte le sue sfaccettature. Letto e interpretato benissimo.
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cristina Giarrusso
- 05/03/2019
imperdibile
In anni in cui il femminicidio è un crimine sulla bocca di tutti ed in cui tutti liquidano il problema additando i colpevoli come feccia, le parole di Simenon aprono uno squarcio, una possibilità. La possibilità di fare un passo avanti nella comprensione, la possibilità di superare la banale condanna autoassolutoria ed entrare nella mente degli esecutori. Simenon ci guida nella deriva patologica di una mente che perde il senso della realtà, che si lascia travolgere da una gelosia che non ha gli strumenti per dominare. Di più, ci mostra come una passione totalizzante possa finire per inquinare anche una mente lucida, ci mostra come la deriva delle emozioni possa portare al delirio. Siamo davvero sicuri di essere immuni? O forse c'è in ciascuno la possibilità di una pazzia emotiva che ci porterà alla distruzione? Forse la gelosia non è il tuo caso ma sei davvero al sicuro dalle insidie della tua mente?
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Generale
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Lettura
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Storia
- Cliente Amazon
- 28/03/2021
angoscia
sono stata sul punto di sospendere la lettura. risvolti psicologici che mi hanno sconvolta disturbata
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Storia
- Cliente Amazon
- 26/01/2018
Simenon è sempre un grande
Con tratti magistrali Simenon ci narra del protagonista del romanzo Charles Alavoine, un uomo profondamente narcisista incapace di relazioni alla pari con le persone che costituiscono il suo mondo nei confronti delle quali ha atteggiamenti di indifferenza. La seconda moglie Armand gli diventa insopportabile per quella che egli definisce "la dignità" personificata. E così Charles in questo suo stato di rifiuto per ciò che la moglie rappresenta, incontra Martine, una ragazza fragile, da un passato segnato da soprusi, con una bassissima stima di sè.
Ne nasce un rapporto malato, nel quale il narcisismo di Charles si manifesta in tutta la sua brutalità non riconoscendo Martine come persona, ma solo in funzione di sè e delle proprie ossessioni.
La stessa idea di raccontare con una lettera la propria storia al giudice che lo ha condannato, è la sua ennesima manifestazione di narcisismo.
Un grande Simenon, un romanzo di attualità che tratta il tema della violenza sulle donne.
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Storia
- Lorenzo
- 09/12/2022
L’amore ed i suoi demoni
Una storia che induce a pensare alla vita, all’amore ed alla morte visti con disincanto ma allo stesso tempo con profonda consapevolezza. Una storia che racconta dell’essere umano e di ciò che c’è di grande e di terribile in lui. Un libro da leggere.
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Storia
- Utente anonimo
- 10/02/2019
singolare
diverso dai racconti conosciuti dell'autore ben narrato una storia raccontata con delicatezza nella sua tradicita.
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Storia
- Elisabetta Passagrilli
- 27/08/2018
Giallo eccezionale
Bellissimo!!!! Libro bellissimo, confessione di un assassino molto ben congegnata. Anche la lettura è molto piacevole
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Storia
- Mavi
- 06/06/2021
sconvolgente
un libro attualissimo...ripercorre l'egoismo dell'amore come possesso ...mi ha sconvolto il ragionamento di questo uomo ..il racconto minuzioso della sua vita.
il lettore è bravissimo
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Storia
- vitiello chiara
- 28/12/2020
coinvolgente
credo che la voce di massimo popolizio faccia la differenza. timbro basso, voce roca, vibrazioni tangibili in tutti i momenti in cui la descrizione dettagliata di lei "bambina/donna" colpiscono il protagonista e lo portano ad esser violento. Ho sentito quell'emozione, il turbamento di quell uomo confuso e frustrato. La paura e la sottomissione di una ragazza probabilmente troppo sola e troppo fragile. la verità è che non è amore.
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