Un libro che dovrebbe far leggere alle superiori

Un libro molto profondo e attuale. Un ottimo argomento di confronto che dovrebbe essere letto e discusso ,soprattutto in questa particolare era, agli ultimi anni delle superiori.

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Interessante

Interessante, soprattutto in alcuni passaggi. Un po' complicato in altri, ma tutto sommato illuminante.

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peccato…

libro interessante, ricco di spunti, riflessioni e pensieri profondi intrecciati tra loro. è necessario seguirlo attentamente poiché purtroppo è letto da un computer e non da una persona fisica. questo rende la lettura macchinosa e complessa, motivo per cui ho messo una stella alla lettura.

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Bellissimo

Un libro che ogni genitore, ed anche figlio, oltre che partner (di entrambi i sessi ovviamente) dovrebbe leggere o ascoltare. Un grande e profondo insegnamento di vita.

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Riflessioni quanto mai attuali sulla società e sull’amore

Riflessioni quanto mai attuali sulla società, sull’uomo e sull’amore come tensione verso la realizzazione individuale e collettiva

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da leggere

È la seconda volta che lo leggo.
Nonostante passino gli anni, resta sempre attualissimo.
Consiglio l' ascolto di di questo audiolibro per la propria crescita emotiva.

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Lettura interessante

La lettura è stata interessante, alcuni concetti li ho ritenuti molto attuali, altri meno in quanto rispecchiano perfettamente la società ed il periodo storico in cui è stato scritto il libro ( fine anni 50) come la visione della figura dell’uomo e della donna nella famiglia, il fatto che l’amore della mamma è innato quello da parte del padre invece deve essere guadagnato. E poi troppa religione è stata legata all’analisi dell’amore. Andrebbe reso più attuale in quanto fortunatamente alcuni concetti stanno cambiando e si sono evoluti ( grazie a Dio) nel tempo.

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Un testo molto apprezzabile anche se contiene qualche errore

Ho apprezzato i contenuti dell’audio-libro “L’arte di amare” di Erich Fromm.
Tuttavia, nel capitolo 5, a partire dal paragrafo “Amore per Dio”, l’autore esprime alcuni concetti errati.

Il primo è che Dio sarebbe:
“l’uno senza nome, un’essenza inesprimibile, che si riferisce all’unità che domina l’universo, il terreno di tutta l’esistenza.
Dio diventa verità, amore, giustizia.”
Di conseguenza, l’autore scrive:
“Dio sono io in quanto che sono umano”.
In questo modo, Dio diventa un insieme di buone qualità (“Dio diventa verità, amore, giustizia.”) e l’uomo si erge a Dio (“Dio sono io in quanto che sono umano”.).

Questo fraintendimento è dovuto al fatto che l’autore descrive il rapporto tra Dio e l’uomo nei termini che egli usa per descrivere il rapporto del bambino con la madre e con il padre.

Su questa strada l’autore fa intendere che, come il bambino diventa un uomo maturo distaccandosi dalla figura della madre prima e del padre poi, così l’uomo deve distaccarsi da Dio sia nelle religioni dove Dio è considerato una madre, sia nelle religioni nelle quali Dio è considerato un padre.

Queste affermazioni non sono corrette perché la paternità di Dio non si esprime come si esprime la paternità dell’uomo.
Mentre, secondo l’autore, l’amore di un padre verso un figlio è un amore condizionato dall’obbedienza del figlio al padre e scompare quando l’obbedienza del figlio non c’è più, nel cristianesimo Dio è un padre che
- pensa e realizza un progetto di salvezza per ricondurre al suo amore le creature che gli hanno disobbedito;
- decide di consegnare il suo unico figlio Gesù alla morte di croce per salvare le sue creature che gli hanno disobbedito;
- continua ad amare le sue creature con la sua provvidenza e la sua grazia dopo che esse gli hanno disobbedito e hanno ucciso il suo figlio unigenito.


L’autore prosegue la sua esposizione sulla strada del fraintendimento che ho ora descritto e afferma:
“L’uomo non può sapere ciò che Dio è”.
Nel cristianesimo, questa affermazione non è corretta perché non tiene conto dalla rivelazione di Dio all’uomo.

Infine, l’autore afferma che:
“Se il giusto pensiero non è la verità fondamentale e non è la via della salvezza, non c’è ragione di combattere gli altri il cui pensiero è arrivato a diverse formule.”
Si capisce che l’intento dell’autore è quello di invitare alla tolleranza, tuttavia nel cristianesimo la premessa della frase ora citata tra virgolette non è corretta perché non tiene conto della incarnazione di Dio e della salvezza operata da Dio.
Inoltre, va tenuto presente che la tolleranza religiosa ed etica non si può raggiungere con il relativismo in questi campi.

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Molto attual

Lettura piacevole e impegnativa. In alcuni passaggi, per me, è stato necessario riascoltare
Ho trovato il contenuto molto attuale.

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illuminante

Per uno psicologo lettura obbligatoria. Ma anche per tutti gli altri. Grazie Erich Fromm. Ottimo ascolto anche a 1.20x

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