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Il mio paradiso è deserto copertina

Il mio paradiso è deserto

Di: Teresa Ciabatti
Letto da: Francesca De Martini
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Sintesi dell'editore

Se solo lo volesse, Attilio Bonifazi, detto anche Ottavo re di Roma, potrebbe far cadere il governo. Il suo regno è l'immondizia, da cui ha spremuto negli anni potere e ricchezze. La figlia Marta, come ogni bambina del mondo, ha venerato il suo papà, ma molto presto qualcosa si è rotto e l'odio per il padre si è fatto acuto quanto lo è stato l'amore. Così Marta si è lasciata colare addosso strati di grasso, talmente tanto che ormai è una ventiduenne obesa che trascorre le sue giornate senza mettere il naso fuori di casa. Sola, aggressiva, violenta e senza amici, a eccezione di Lorenzo, l'ex compagno di scuola educato e gentile, che in quel mondo dorato sembra trovarsi a suo agio.

Il padre Attilio invece è un combattente, lui non molla, anche quando tutto pare precipitare. Abbandonare il business dei rifiuti come consiglia il figlio maggiore Pietro, fresco di laurea a Oxford? Non se ne parla nemmeno. Il gassificatore è stato chiuso perché avvelena l'aria di Roma? Riaprirà. Marta investe un ragazzo e rischia di finire in carcere? Non ci andrà, c'è sempre una soluzione o una scorciatoia per risolvere le situazioni.

Ma non sempre le cose sono come sembrano e la verità può affiorare nel modo più inaspettato. Con un sottile gioco di prospettive che annulla ogni pretesa di oggettività, Teresa Ciabatti smaschera in questo romanzo tenero e crudele le bugie di una famiglia e di un Paese.

©2017 Rosaria Carpinelli Consulenze Editoriali Srl (P)2019 Audible Studios

Cosa pensano gli ascoltatori di Il mio paradiso è deserto

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  • Cliente Amazon
  • 13/12/2019

Bravissima lettrice !

Il libro non è un granché ma la lettrice F De Martini l’ha reso piacevole

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1 persona l'ha trovata utile

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  • Cliente Amazon
  • 14/06/2021

Mo’ basta

Ho ascoltato La più amata e mi ha colpito
Adesso mi rendo conto che la scrittrice è monotematica
Sempre il rapporto padre figlia, un Edipo trito e ritrito
Dovrebbe evolversi se no stucca

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  • Cliente Amazon
  • 10/05/2021

Lettrice boh...

Purtroppo non sono riuscita a finirlo a causa della lettrice che, seppur bravissima, ha un tono sempre troppo sincopato, arrabbiato, ansiogeno.

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  • alessandro
  • 25/03/2020

Incalzante

Questo libro segue il cliché del precedente da me letto della stessa autrice "la più amata". Entrambi, romanzi psicologici, narrano la storia dell'infelicità di una figlia causata dai rapporti difficili e complicati che ha con suo padre, con il quale ha, all'inizio, un rapporto di grande amore che si tramuta in adolescenza in grande odio. Quest'odio la porta ad avere manie di persecuzione, egocentrismo e alla bulimia. Ho trovato questo libro scritto bene e con un ritmo incalzante. Buona lettura agevolata da una splendida interpretazione.

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  • Laura B.
  • 22/02/2020

psicopatologia di una famiglia milionaria

Prima di questo audiolibro mi ero ascoltata, sempre della stessa autrice, "la più amata" che è la biografia (romanzata?) scritta in prima persona da Teresa Ciabatti. Ora ascoltando "il mio paradiso è deserto" mi viene difficile non vedere come le due storie si sovrappongano. Marta è la figlia infelice. arrabbiata, vittimista, frustrata e borderline di un padre che, nonostante si dia da fare per mantenere la famiglia in una bolla di sfavillante agiatezza e nell' entourage della razza padrona, crea tutti i presupposti per condannare all'infelicità, al senso di inadeguatezza e al vittimismo eterno i propri figli.
In questo romanzo mi hanno colpito i brani in cui una consapevolezza o un azione del presente sono visti come il culmine e la coesistenza di più momenti sparsi nel vissuto passato. Sono descrizioni in cui si ha la netta sensazione di fare un fulmineo viaggio spazio tempo dove le emozioni e le azioni già vissute condurranno e fisiologicamente e coesisteranno inglobate nel preciso momento del presente.
Ecco, queste descrizioni mi sono sembrate molto intense e non banali, non avevo mai interiorizzato una così chiara consapevolezza della somma dei vissuti.
Però, non so... questi 2 romanzi mi lasciano un po' l'amaro in bocca. Tutta questa infelicità e dolore senza mai neppure il barlume di relativizzare la propria condizione, che sarà pure soggettivamente pesantissima e opprimente, ma... se si guardasse un po' più al di là del proprio ego e ci si impegnasse in qualcosa di più costruttivo e nobile, per esempio a livello sociale, visto che si possiedono i mezzi, l'intelligenza, la cultura e la salute?

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  • Pispino
  • 18/01/2020

Anche i ricchi piangono

Ogni essere umano ha problemi di crescita personale, di comprensione di sé stesso, di inserimento nel gruppo sociale. Niente di diverso nell'alta società dove tutto risulta amplificato e i mali interiori non sono curati dalla ricchezza e dagli accosti che invece facilitano molto la vita pratica. Non mi è piaciuto questo libro seppur ben scritto e ottimamente interpretato. Non amo la descrizione del negativo tout court non c'è ironia, non ci sono spunti nuovi di riflessione non c'è speranza.

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