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Cronache da Lesbo, l'isola dei dimenticati
- Dentro la notizia 108
- Letto da: Stefania Di Lellis, Giovanna Scaccabarozzi
- Durata: 26 min
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Sintesi dell'editore
"Rispondere alle domande sui maggiori temi di attualità, raccontare come nasce una narrazione giornalistica, condividere le chiavi di lettura per interpretare i fatti. Sono questi gli obiettivi di "Dentro la Notizia", il format - a cadenza settimanale - che Repubblica ha realizzato in esclusiva per Audible: ogni settimana un dialogo tra due firme del quotidiano, per svelare i segreti di un'inchiesta o di un reportage e per sentire la differenza che c'è tra il rumore indistinto dell'informazione e il timbro di un giornalismo di qualità."
All'inizio di settembre, il campo migranti più grande d'Europa, sull'isola greca di Lesbo, nell'Egeo, è andato a fuoco dopo le proteste per il rigido lockdown imposto per l'emergenza Covid-19.
Nella notte tra l'8 e 9 settembre il campo di Moria è andato quasi tutto distrutto e circa 12.500 persone si sono riversate in strada, senza riparo, cibo, acqua e possibilità di difendersi dalla diffusione della pandemia.
Poche migliaia di profughi, i più vulnerabili, sono stati trasferiti nella Grecia continentale, pochissimi, i più fortunati, sono stati accolti nel resto d'Europa, ma in 8.000 sono rimasti sull'isola, in un nuovo campo vicino al mare che, con le prime piogge dell'autunno, si è trasformato in una distesa di fango.
Nel campo, già ribattezzato Moria due, si vive senza elettricità, senza fognature, senza acqua e i bambini rifugiati sono costretti a prostituirsi per sopravvivere.
Stefania De Lellis ne parla con Giovanna Scaccabarozzi, responsabile medica di Medici senza Frontiere, e responsabile medica nel campo di Moira.