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Classe dirigente cercasi. L'élite che la Repubblica non ha avuto
- La porta sbagliata 6
- Letto da: Federico Fubini
- Durata: 57 min
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Sintesi dell'editore
Federico Fubini, giornalista, autore, osservatore della società contemporanea e cronista dei grandi eventi della crisi finanziaria e della pandemia per le pagine di Repubblica e del Corriere della Sera, accompagna gli ascoltatori in un viaggio nella parabola dello sviluppo italiano degli ultimi novant'anni, a partire dalla risposta del regime fascista alla Grande depressione fino ai nostri giorni. L'intero percorso è un'indagine alla ricerca di indizi sulle radici, le cause e le strutture psicologiche e sociali del paese che possano fare luce sul presente che viviamo. Non è solo un percorso nella storia dell'economia, ma anche della cultura e della psicologia italiane, collegate all'economia da fili sotterranei, che a volte restano nell'ombra ma che Federico cerca di riportare alla luce.
Lo scopo della serie è porre e cercare di rispondere ai grandi interrogativi dei nostri anni: perché un Paese come l'Italia, dotato di storia, cultura, bellezza, talento, spirito imprenditoriale, di una moneta di riserva internazionale, con libero accesso ai mercati internazionali e con una solida rete di alleanze ha smesso di crescere negli ultimi trent'anni? C'è qualcosa di inadeguato nella nostra società, qualcosa che è andato storto nel passaggio da una generazione all'altra negli ultimi decenni? Com'è possibile che, mentre tutto cambia intorno a noi, l'Italia rimanga ferma, come prigioniera di un incantesimo che la condanna a non crescere più? Una serie podcast per cercare di gettare un po' di luce su questo vero e proprio mistero che coinvolge tutti noi e per ripartire con uno spirito nuovo.
Un podcast prodotto da Frame-Festival della Comunicazione per Audible Original.
Classe dirigente cercasi. L'élite che la Repubblica non ha avuto
Alla base della salute di un paese sta l'esistenza di una classe dirigente capace di indicare la direzione dello sviluppo. Eppure l'élite non è mai il risultato di un processo spontaneo. Va costruita e coltivata, tenendo conto che essa è condizionata dalla storia, dall'amministrazione e dalla vicenda politica di una nazione. Ma qual è la situazione dell'Italia post-bellica? I segni distintivi di un'élite di qualità sono i grandi progetti di lungo termine di un paese, quelli che proseguono per molte generazioni: la strategia dell'educazione e quella delle nascite.
Federico Fubini muove dall'analisi dei dati statistici e osserva che il nostro paese, dopo anni di incessante crescita demografica, da ormai mezzo secolo registra una contrazione delle nascite quasi continua. Con ricadute sull'economia in termini di consumi, fatturato delle imprese e peso politico internazionale. Il confronto con gli altri paesi europei mostra come in Italia - caso quasi unico fra i grandi paesi d'Europa occidentale - le dinamiche demografiche non siano mai state pianificate né governate. Una causa di fondo è nella debolezza delle classi dirigenti capaci, che per essere tali avrebbero dovuto saper guardare oltre il breve termine.