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Aspettando il nuovo Socrate
- La filosofia della Mangusta 02.09
- Letto da: Zap Mangusta
- Durata: 27 min
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Sintesi dell'editore
Capitolo II - Socrate
Perché abbiamo bisogno di Socrate, oggi? Per imparare a pensare. Per diventare capaci di farci le domande giuste. Per difenderci. E non farci influenzare dai media, dalle mode e dalla propaganda. Per sviluppare in modo autonomo il nostro pensiero, anche se non è in linea con le opinioni della maggioranza. Per diventare coerenti, più consapevoli dei nostri comportamenti. Per avvicinarci alla verità. Per tutelare la nostra privacy e le nostre diversità. Per accrescere la fiducia in noi stessi. Perché sotto la sua guida tutti possiamo diventare filosofi. Per superare i regionalismi; Socrate era un pensatore "globale" che a chi gli chiedeva da dove provenisse, rispondeva: "Non sono un cittadino di Atene, ma un cittadino del mondo".
Episodio 9 - Aspettando il nuovo Socrate
Socrate può essere definito il filosofo della conoscenza e della ricerca della verità. Ma quale senso può avere parlare di conoscenza e di verità oggi, in un'epoca in cui, da più parti, si dice che la conoscenza, intesa come cultura, è quasi estinta e che la verità si è frammentata in tante micro verità parziali che la rendono indistinguibile?
Invece ha senso. Perché nell'odierna civiltà tecnologica la cultura è ancora viva (ha solo cambiato pelle). Esistono infatti una miriade di comunità "culturali" che non dipendono più dalla cultura ufficiale, ma che rappresentano ugualmente la conoscenza. Sono l'esempio di un nuovo concetto di cultura, meno autorevole e più contemporaneo, in cui se si individua l'area giusta di appartenenza, ogni spazio diventa la propria "Agorà" personale.
Quanto al concetto di verità, anch'esso è mutato, si è collegato alle più diverse forme di espressione, scivolando in qualche caso nell'imbuto del conformismo e del relativismo cronico, ma grazie ai social network si è ritornati a comunicare in modo incisivo e la "Verità" ha assunto una nuova forma. Essa sta diventando il prodotto di un dialogo che ogni individuo ha con gli altri, come ai tempi di Socrate anche se non di persona e per iscritto, ma nella stessa forma "brachilogica" e dunque concisa, indiscreta e diretta, come quella che utilizzava il Maestro.
Applicare la stessa passione per la ricerca e la stessa capacità di risvegliare le coscienze, quella sarà la scommessa per il futuro! Che caratteristiche avrà il "nuovo" Socrate, se mai arriverà? Nessuno può dirlo. Svolgerà lo stesso compito o forse un altro. Ma quando arriverà, ne siamo certi, anche se a piedi nudi, saprà fare parecchio rumore.