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Antonio Gramsci: Un'indicibile verità copertina

Antonio Gramsci: Un'indicibile verità

Di: Adele Marini
Letto da: Riccardo Ricobello, Anita Zagaria, Marianna Jensen
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Sintesi dell'editore

Tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia, Antonio Gramsci trascorse gran parte della propria vita politica da recluso, accusato di marxismo e antifascismo. Il 25 aprile 1937, nel giorno in cui sarebbero state sospese le misure di detenzione nei suoi confronti, Gramsci venne colpito da un'emorragia cerebrale, rimanendo semiparalizzato. Morì due giorni dopo, lasciandosi alle spalle un numero di quesiti irrisolti e testimonianze contraddittorie, approfondite in questo saggio storico per restituire un quadro il più chiaro possibile degli intrecci che fecero da catalizzatori per la sua dipartita.  

Adele Marini è una giornalista specializzata in cronaca nera e giudiziaria che collabora con diversi quotidiani e ha lavorato alla redazione VideoNews di Canale 5. È autrice di thriller e saggi a sfondo sociale, ambientati a Milano dove vive e lavora.

©2022 SAGA Egmont (P)2022 SAGA Egmont

Cosa pensano gli ascoltatori di Antonio Gramsci: Un'indicibile verità

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  • Cliente Amazon
  • 25/01/2023

Giusto per sapere come è (o potrebbe essere) andata…

Buon riassunto di storia patria, tanto per non dimenticare cosa è stato il ventennio fascista….

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  • Laura Gradi
  • 02/11/2023

L'autrice riesce sempre ad andare oltre

Non conoscevo nei particolari la storia di Antonio e mi ha rattristato sapere come è stato trattato dai suoi nemici, ma anche dai medici. Mi è servito molto ascoltare questo audiolibro. L'autrice è molto brava, dal testo traspare lucidità e l'intento a fare un po' più di luce, sulla vita prima e sulla morte poi, di un grande uomo e di un grande pensatore. I narratori tutti bravi e danno quel quid in più ad un'opera già avvincente. Consigliatissimo.

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  • Marcello T.
  • 24/11/2022

Una storia poco nota

Da addetti ai lavori, direi. Una figura controversa e poco amata anche da chi avrebbe dovuto comprendere il suo pensiero e quanto il comunismo italiano doveva essere diverso da quello di Stalin. Una brutta storia che va fatta conoscere.

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  • Dimitri
  • 07/12/2022

la testimonianza di Irene Quirico racconta

finalmente qualcuno si è accorto della testimonianza di Irene Quirico..da me raccolta..io sono Dimitri Buffa

Irene Quirico

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  • MR
  • 14/10/2022

Interessante ma troppo "freddo"

Libro interessante per avvicinarsi alla storia.
Mercatini avrebbe reso il tutto un altra cosa ...

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  • Paolo Arturo De Lillo
  • 14/09/2022

TEMI INTERESSANTI, MA CONCLUSIONI POCO CREDIBILI

Come per il capitolo su Cavour, partendo da dubbi validi e poco noti al grande pubblico, si finisce per sostenere tesi illogiche e prive di ogni supporto di documenti o testimonianze serie.
Solo un esempio. Dopo il "tradimento" di Villafranca Napoleone non aveva nessun motivo per uccidere Cavour. Al limite il contrario.
Invece ne avevano i Rothschild di Francia, come sostiene perfino il prof. Barbero. Con altri banchieri massoni avevano finanziato il Piemonte. Ma Cavour si era allontanato da loro, per i sensi di colpa dovuti alle gravi conseguenze per l'Italia; con il grave rischio di rivelare accordi inconfessabili.

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