Cresciuta a Westport, nel Connecticut, Stephanie Vlahos è cresciuta in presenza della scrittura fin da piccola. Entrambi i genitori erano scrittori. Olivia Vlahos ha scritto molto sull'antropologia come protettrice dell'antropologo Joseph Campbell. John Vlahos ha scritto per lo schermo a Hollywood, poi per la radio e la prima televisione a New York.
Laureata a Yale e con una precedente carriera di cantante lirica e attore professionista, Stephanie si è poi dedicata all'arte performativa con il soprannome di “The Moonlighting Diva”, attribuitole dall'Associated Press per le sue esibizioni in Europa e al Cafe Largo di Jean-Pierre Boccara, club acclamato dalla critica, a Los Angeles. Ma la musica vive in ogni cosa e Stephanie ora sceglie di “cantare” come narratrice e regista teatrale. Come regista teatrale, le sue influenze derivano dal suo lavoro professionale come interprete con i registi Gordon Davidson, Sir Peter Hall, Jonathan Miller e Walter Hill. Come scrittrice, Stephanie cita l'influenza di autori come Saki (H.H. Munro), Thomas Mann, Bram Stoker, Don Delillo, Rod Serling, C.S. Lewis, Lewis Carol, Andrew Lang, Thomas Wolfe, Margaret Atwood e del suo amato padre John Vlahos, la cui prima lingua era forse il greco, ma che è diventato un grande scrittore di storie americane per la televisione degli inizi con giovani attori come Robert Redford e William Shatner, storie raccontate con grande empatia su tutti i tipi di persone in tutti i settori della vita. Superati i “Twilight Zone”, i “Tweedledum” e le secche storie dell'orrore britannico, benvenuti a “Mercury's Wake”. Stephanie vive a Edimburgo, in Scozia.
“Stefano Vlahos esplora come la vita moderna abbia cambiato il nostro senso di comunità e aumentato i sentimenti di isolamento... Un'opera che fa riflettere e che arriva al momento giusto”.
---Lothian Life
Mercury's Wake ha una colonna sonora scritta dall'autrice. Se siete interessati alla musica originale cantata dall'autrice, rimanete sintonizzati.
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