Era un giorno invernale nell'anno di nostro Signore 1965 che sono venuto in questo mondo. Nata con l'ittero, passarono tre mesi prima che sentissi il curioso abbraccio di mia madre. Fu in quelle ore di incubazione sotto la calda luce che le mie grida echeggiarono al cielo per tornare da dove ero venuto. I miei respiri imploranti furono placati solo dalla presenza amorevole di Dio e dalla protezione promessa. Mi addormentai mentre giacevo languido e contorto, e presto uscivo, custodito e guidato. Ordinato sacerdote, ero stato scelto per entrare in questo mondo dove attendeva il male, determinato a governare la mia infanzia nell'oscurità. Perché durante quelle ore tortuose, mentre le forme malvagie si scioglievano in ombre che sbiadivano nella durezza degli anni, le mie mani cominciarono a torcersi come mi era stato insegnato prima che il mondo fosse formato. In grandi tempeste di terrore mentre le lacrime schizzavano su parole confuse al di là delle mie espressioni infantili, Dio regnò. Lo spirito del mio Santo Padre ha mosso le mie dita in battaglia come piume che sfiorano pergamene inquinate, ho scarabocchiato sulle rive della vittoria e del coraggio che mi hanno rapito dai confini del dolore dove languivo nelle tenebre.
Rannicchiato negli armadi, nascosto dietro le soglie e intrappolato sottoterra, tenevo tra le mani le lettere d'amore di Dio e aspettavo i giorni di quei mattini promessi in cui, come aquile, mi sarei librato libero. Dentro c'era il mio Salvatore, con me tutto il tempo, inosservato dagli uomini che hanno governato i miei anni, tenendomi sempre nel suo abbraccio amorevole mentre diventavo più forte nella sacra potenza della sua potenza e amore, saggezza e mente del mio Creatore.
Perché Dio mi ha dato Gesù Cristo, che è stato il mio dono dall'inizio dei tempi. Perché Egli è stato nominato per vivere, respirare, morire e risorgere affinché io abbia una vita che nessun male possa distruggere. Armato di questa VERITÀ, fatto spirito con il mio Signore, che mi ha reso libero di godermi me stesso, è ora che io condivida la mia luce con il mondo; per guidare gli altri accecati dall'oscurità incombente dei poteri diabolici.
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